CIVITANOVA – Il prossimo 9 ottobre i giudici della Corte d’Assise d’Appello di Ancona pronunceranno la sentenza sull’omicidio dell’ambulante nigeriano Alika Ogorchukwu. Oggi il pm Marina Tommolini ha chiesto per il 33enne Filippo Ferlazzo la conferma della sentenza di primo grado (24 anni di reclusione per omicidio volontario aggravato dai futili motivi) ma ha anche invitato la Corte a valutare l’effettiva sussistenza dell’aggravante dei futili motivi.
La difesa, sostenuta dall’avvocato Roberta Bizzarri ha chiesto che il reato venisse derubricato in omicidio preterintenzionale, mentre il legale di parte civile, l’avvocato Francesco Mantella, ha insistito sulla conferma della sentenza di primo grado. La corte ha quindi rinviato al prossimo 9 ottobre per eventuali repliche e per la sentenza.
«Sono ancora convinta che si tratti di omicidio preterintenzionale, sono assolutamente convinta che non possano essere applicate le circostanze aggravanti dei futili motivi e su questo punto un po’ la Procura mi viene incontro», ha commentato l’avvocato Bizzarri a margine dell’udienza. «Aspettiamo il 9 ottobre e vediamo quello che succede. Sono fiduciosa», ha poi aggiunto.
Se dovesse venir meno l’aggravante dei futili motivi, per il reato di omicidio volontario semplice sarebbe ammissibile il giudizio abbreviato che l’avvocato aveva già richiesto in passato, con una conseguente riduzione di pena di un terzo.
«La discussione di oggi – ha commentato l’avvocato di parte civile Francesco Mantella – non ha inficiato minimamente la ponderatezza della sentenza di primo grado, è legata a emergenze processuali chiare, non ci sono margini per rivedere e riqualificare il fatto. Quello che ha fatto Ferlazzo e che si vede nel video registrato da un testimone integra perfettamente una condotta volontaria finalizzata a ucciderlo».
Il delitto era avvenuto il 29 luglio del 2022, Ferlazzo aveva aggredito Ogorchukwu dopo che il 39enne aveva insistito nel chiedere l’elemosina a lui e alla compagna, il nigeriano aveva tentato di toccare il braccio della donna senza riuscirci e poi si era allontanato. Ferlazzo lo raggiunse e lo aggredì a morte.