CIVITANOVA – Dopo una violenta lite con un avventore morde un poliziotto e lo prende a calci. Arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, oggi un albanese di 39 anni ha patteggiato un anno e sei mesi di reclusione, convertiti in lavori di pubblica utilità da svolgere alla Caritas ed è tornato in liberà. A pena espiata verrà espulso dall’Italia.
L’arresto è scattato sabato scorso. Non erano ancora le 20 quando in un circolo sociale era scoppiata un’accesa lite tra l’albanese e un altro avventore. Sul posto era intervenuta una Volante del commissariato, i poliziotti avevano trovato l’albanese con una ferita al sopracciglio che sanguinava visibilmente, i vestiti sporchi di sangue e pure il pavimento del locale era sporco di sangue. Alla richiesta di cosa fosse accaduto l’albanese avrebbe risposto: «Non è successo niente, levatevi dai c…che devo continuare a giocare perché ho messo i soldi nella macchinetta». I poliziotti gli hanno quindi chiesto di fornire i propri documenti ma il giovane avrebbe iniziato a inveire contro gli agenti per poi passare dalla violenza verbale a quella fisica: ha afferrato il braccio e la mano di un poliziotto torcendogli un dito per poi colpirlo con calci, pugni e un morso. Ammanettato avrebbe continuato a scalciare anche mentre i poliziotti lo caricavano in auto.
Dopo le due notti trascorse nella camera di sicurezza del commissariato questa mattina il 39enne è stato condotto in Tribunale davanti al giudice Domenico Potetti e al pubblico ministero Francesca D’Arienzo. Difeso dall’avvocato Silvia Vigoni, l’albanese ha patteggiato un anno e sei mesi ottenendo la sostituzione dell’intera pena detentiva in lavori di pubblica utilità da svolgere alla Caritas di Civitanova. Il pm D’Arienzo ha chiesto e ottenuto l’espulsione dello straniero a pena espiata.
Il giovane, a cui era contestata la recidiva reiterata specifica infraquinquennale, a novembre del 2021 era stato arrestato sempre per resistenza e lesioni.