CIVITANOVA MARCHE – Sversamento di liquami abusivo, all’interno della fognatura bianca, che tramite il fosso Maranello, si è riversato in mare: emesso il divieto di balneazione. Il personale dell’ufficio tecnico del Comune di Civitanova, guidati dal dirigente Marco Orioli, in collaborazione con Atac, ha subito individuato il punto da dove è partito e in modo tempestivo è stato bloccato e circoscritto lo sversamento. Gli operai, infatti, si sono subito messi al lavoro per bonificare tutte le condotte mentre gli uomini dell’Arpam hanno effettuato i dovuti prelievi. Sul posto anche il Sindaco Fabrizio Ciarapica.
«Un grave gesto che abbiamo già provveduto a segnalare alle autorità competenti – ha detto – . Auspico quanto prima di risalire al responsabile di questo scempio ambientale».
Il sindaco ha emesso un’ordinanza, in via cautelativa, di divieto di balneazione in quel tratto. «Siamo in piena estate, gli stabilimenti sono aperti e abbiamo appena ricevuto la 21esima bandiera blu. Nessuna tolleranza nei confronti di chi arreca danni alla città. Continueremo – ha assicurato – a monitorare la situazione per ripristinare quanto prima la balneabilità di questo tratto».
«La prima segnalazione riguardante liquami lungo il fosso, al suo sbocco verso il mare, è arrivata al nostro centralino – ha detto il presidente dell’Atac, Massimo Belvederesi – per cui una squadra si è recata sul posto. È stato accertato che lo sversamento di liquami non dipende da un guasto o un malfunzionamento della rete delle acque nere, di cui abbiamo la gestione. La fonte era a monte del fosso: da un canale deputato solo allo scorrimento di acque bianche verso il Maranello, è invece defluito liquido scuro. Lungo il fosso, inoltre, non insistono scolmatori, meccanismi che si azionano in caso di forti piogge. Uno scarico abusivo, quindi, o attraverso tombini oppure con un allaccio abusivo sul canale delle acque bianche. Dunque, ribadisco, nessun problema alla rete fognaria che continua regolarmente a portare le acque nere verso il depuratore. La squadra è restata a disposizione dell’ufficio comunale».