Macerata

Macerata, per friggere le patatine dà fuoco a casa e intossica 4 studenti: 37enne a processo

I due appartamenti, sia quello dove viveva la donna, sia quello al piano di sopra dove c'erano gli studenti erano stati dichiarati inagibili

patate fritte, tegame
(Foto di Peggy und Marco Lachmann-Anke da Pixabay)

MACERATA – Per friggere le patatine ai figli ha dato fuoco alla cappa, ha intossicato quattro studenti che erano al piano soprastante e ha reso inagibile sia il suo appartamento che quello dei ragazzi. Oggi per una senegalese di 37 anni si è aperto il processo per incendio colposo.

La vicenda era avvenuta la sera del 14 marzo del 2022 in un condominio in corso Cavour a Macerata. Secondo quanto ricostruito successivamente da vigili del fuoco e carabinieri, quella sera la donna che viveva (in affitto) nell’appartamento al terzo piano della palazzina insieme ai figli stava preparando la cena. Mentre la carne era in forno aveva messo sul fuoco un pentolino con l’olio per friggere le patatine. All’improvviso però l’olio avrebbe preso fuoco e le fiamme avevano raggiunto la cappa incendiandola. La donna avrebbe provato a spegnere le fiamme ma senza riuscirci e, spaventata, aveva preso i figli ed era scappata dall’appartamento avvisando i condomini dell’incendio.

Avrebbe provato anche ad avvisare gli studenti al piano di sopra citofonando ma il citofono non funzionava quindi chiamò i vigili del fuoco che raggiunsero immediatamente il posto e spensero il rogo mettendo in sicurezza l’appartamento. Nel frattempo era stato allertato anche il 118, gli studenti (in quel momento erano in quattro in casa) furono portati al pronto soccorso per le cure del caso dovute alle esalazioni di fumo, mentre sia l’appartamento dove si era sprigionato l’incendio che quello sopra erano risultati inagibili.

Questa mattina in Tribunale a Macerata si è aperto il processo a carico della donna dinanzi al giudice Domenico Potetti e al pubblico ministero Francesca D’Arienzo. L’imputata è difesa dall’avvocato Sergio Del Medico. Dopo l’apertura del dibattimento il processo è stato rinviato al 19 giugno per sentire i testimoni e per la discussione.