MACERATA- Luca Traini, l’autore del raid razzista a Macerata, è stato scarcerato a sette anni ed un mese di distanza da quella mattina di follia mista a rabbia. Traini, qualche giorno dopo, la terribile tragedia di Pamela Mastropietro, brutalmente uccisa da Innocent Oseghale, partì da Tolentino, luogo in cui abitava, il 3 febbraio 2018, a bordo della sua Alfa Romeo 147 ed all’arrivo a Macerata iniziò a sparare con la sua pistola a tutti gli immigrati che incontrava lungo il suo percorso (ne ferì sei), con l’obiettivo di vendicare Pamela. Traini al termine del raid che allarmò l’intera città, venne arrestato dai carabinieri, presso il monumento dei caduti, con indosso una bandiera tricolore.
LEGGI ANCHE: Macerata, quattro anni fa il raid di Luca Traini. L’ex sindaco Carancini: «La città ha saputo reagire»
Luca Traini stava scontando la sua pena di dodici anni di carcere per il reato di strage aggravata dall’odio razziale nel carcere di Barcaglione in Ancona, ma ieri, in seguito all’udienza che si è tenuta la scorsa settimana, il giudice ha dato l’ok per la scarcerazione. Egli è stato affidato in prova ai servizi sociali, dunque potrà tornare nella sua Tolentino, in famiglia, per ricominciare una nuova vita.
LEGGI ANCHE: Macerata: l’opera realizzata con uno dei vetri colpiti da Traini, selezionata per il Premio Sgarbi
