Macerata

Macerata, maxi rissa a colpi di spranghe in via Roma: individuati sette egiziani

Si tratta di operai edili tra i 20 e i 34 anni residenti nel Maceratese. Dovranno rispondere tutti di rissa, qualcuno anche di porto abusivo di armi e lesioni. Per i carabinieri l'azione sarebbe stata premeditata

MACERATA – Sette operai edili di origine egiziana tra i 20 e i 34 anni residenti a Macerata e in altri comuni della provincia, tra cui Tolentino e Mogliano, sono stati individuati dai carabinieri come partecipanti alla maxi rissa a colpi di spranghe scoppiata dopo la mezzanotte di domenica scorsa (24 marzo) a Macerata, in via Roma davanti al bar Nino.

Un fotogramma della rissa

La violenta aggressione aveva destato forte preoccupazione tra la popolazione e diversi tra passanti e residenti avevano ripreso le scene di violenza con i propri telefonini. Circa 15/20 persone straniere, tra le auto che passavano, si sono affrontate con spranghe, mazze da baseball e coltelli per poi fuggire prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Sul posto erano rimasti solo in quattro, feriti lievemente, che hanno fatto ricorso alle cure dei medici del pronto soccorso (le prognosi sono state dai tre ai sette giorni).
Al momento della violenza alla centrale operativa della Compagnia di Macerata sono arrivate diverse richieste di soccorso e nell’immediatezza sono state inviate le pattuglie della Sezione Radiomobile e della Stazione di Treia, supportati da una Volante della Questura ma al loro arrivo la maggior parte dei partecipanti alla rissa si era allontanata.
I militari della Compagnia di Macerata guidata dal tenente colonnello Giorgio Picchiotti hanno immediatamente avviato le indagini. Dall’analisi delle immagini estrapolate dalle telecamere poste nella zona dove sono avvenuti gli scontri gli inquirenti hanno accertato che solo due veicoli sono risultati danneggiati, due Ford Focus, e per i militari è stato facile associare i proprietari dei mezzi (giovani operai di origini egiziane impiegati nel settore edile) alle persone coinvolte nella rissa, loro connazionali impegnati anche loro nello stesso settore.

Un momento della violenza

I carabinieri hanno quindi identificato i proprietari delle auto insieme a tutti i loro accompagnatori, alcuni dei quali hanno poi chiesto l’intervento del 118 per essere curati. Le perquisizioni effettuate nelle auto hanno consentito di trovare mazze da baseball e un coltello a serramanico. Le successive indagini, proseguite per tutta la notte e per l’intera giornata di domenica, hanno poi portato al rinvenimento anche di un secondo coltello, a lama fissa, e ad altri bastoni e spranghe abbandonati durante la fuga.
Per gli inquirenti, dunque, gli scontri sarebbero stati premeditati. Alla fine i carabinieri sono riusciti a risalire a 7 dei partecipanti alla rissa: si tratta di egiziani, di età compresa fra i 20 e i 34 anni, abitanti a Macerata e in comuni della provincia (tra cui Tolentino e Mogliano), che dovranno rispondere tutti di rissa in concorso. Alcuni di loro dovranno rendere conto anche del porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere oltre che delle lesioni personali aggravate riportate dai feriti. Per gli investigatori alla base della contesa ci sarebbero questioni lavorative mai risolte.

Nei confronti dei sette egiziani coinvolti nella rissa i carabinieri di Macerata, che continuano ad investigare per identificare anche gli altri partecipanti, hanno avanzato alla Questura la proposta per l’adozione di misure preventive idonee a garantire la sicurezza urbana come il foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel Comune di Macerata e il Dacur, il cosiddetto Daspo urbano.

Le armi sequestrate

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