MACERATA – Si spaccia per un magistrato aggiunto del tribunale di Macerata e si fa prestare soldi, per un totale di 5.500 euro, da un farmacista. Sotto accusa per il reato di truffa una donna di 65 anni.
I fatti erano avvenuti nel luglio del 2019. Secondo l’accusa, la donna si era presentata a un farmacista maceratese dicendo di essere un magistrato aggiunto del tribunale, di recente trasferito qui per motivi familiari. Era entrata in confidenza con il farmacista, di cui era cliente, e a un certo punto aveva raccontato di trovarsi in un momento di difficoltà economiche, dovute alla chiusura del suo vecchio conto corrente in banca, nella città dove viveva prima di trasferirsi a Macerata, in attesa di aprire un nuovo conto corrente.
Secondo l’accusa, per fare fronte alla prime necessità, la 65enne avrebbe chiesto al farmacista 150 euro come prestito, ribadendo il prestigio della sua professione. Motivo per cui il farmacista le avrebbe prestato i soldi. Poi la donna avrebbe chiesto altri importi: 150 euro, 300 euro, 200 euro, 2mila euro, 1500 euro, 200 euro e 1150 euro, fino ad arrivare alla somma di 5.500 euro. La signora si era impegnata a restituire tutto entro il 20 giugno 2019.
La donna avrebbe indotto in errore il farmacista consegnandogli a ogni prestito un assegno di pari importo, che in realtà era però inesigibile in quanto privo di data e luogo di emissione.
Oggi l’udienza è stata rinviata a giugno per sentire i testimoni. La donna nega le accuse.