Macerata

Monte San Giusto, controlli nel cantiere dell’ex casa di riposo: tre denunce

I carabinieri della locale Stazione e i colleghi nel Nucleo ispettorato del lavoro di Macerata hanno anche trovato due operai non in regola che ha portato all’immediata sospensione dell’attività

Immagine di repertorio

MONTE SAN GIUSTO – Controlli al cantiere dell’ex casa di riposo in centro: tre persone denunciate (due imprenditori e il responsabile incaricato di coordinare la sicurezza del cantiere), sospesa l’attività.
È l’esito dei controlli che hanno visto impegnati i carabinieri della Stazione di Monte San Giusto insieme ai colleghi del Nucleo ispettorato del lavoro di Macerata nei giorni a cavallo tra la fine della scorsa settimana e l’inizio di questa. In particolare i militari hanno eseguito un accesso nel cantiere dell’ex casa di riposo allestito in centro dove erano all’opera due ditte. Dalle verifiche eseguite sarebbero emerse diverse violazioni che hanno portato al deferimento in stato di libertà dei due titolari delle imprese edili e del professionista incaricato di coordinare la sicurezza del cantiere.

Nello specifico a un imprenditore è stata contestata l’omessa tenuta ed esibizione della documentazione tecnica relativa al ponteggio allestito (dove sono riportate importanti indicazioni per la sicurezza dei lavoratori), mentre all’altro è stata contestata la mancata formazione e addestramento dei lavoratori, la mancata costituzione del servizio di prevenzione e protezione e nomina del responsabile e la mancata redazione del piano operativo di sicurezza. Al professionista incaricato di coordinare la sicurezza in fase di esecuzione è stato invece contestato il mancato coordinamento e l’omessa verifica delle condizioni di sicurezza.

I carabinieri hanno anche accertato la presenza di due operai, impegnati nei lavori all’interno del cantiere, senza essere regolarmente assunti e per questo motivo è stata anche disposta l’immediata sospensione dell’attività. I militari hanno anche comminato ammende per un totale di 21.379 euro e sanzioni amministrative pari a 9.200 euro.