Macerata

Monte San Giusto, scia di incendi: sotto accusa un 30enne

I casi erano avvenuti tra l’11 giugno e il 28 luglio scorsi, in tribunale a Macerata si è aperto il processo per il presunto autore degli episodi dolosi

MONTE SAN GIUSTO – È accusato di diversi episodi di incendi, uno riuscito e gli altri tentati, appiccati tra
Monte San Giusto e Mogliano. Ieri 5 novembre in tribunale a Macerata si è aperto il processo per il presunto autore degli episodi dolosi. Si tratta di un uomo di 30 anni, residente a Monte San Giusto. I casi erano avvenuti tra l’11 giugno e il 28 luglio.

Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Francesca D’Arienzo, il trentenne avrebbe dato alle fiamme una finestra della sede della Cgil, in corso Costituzione, a Monte San Giusto, l’11 giugno. Il 21 giugno, sempre nel territorio di Monte San Giusto, il trentenne avrebbe appiccato il fuoco all’interno di una abitazione in disuso, in via Macerata. In quel caso l’incendio aveva provocato danni al tetto. Ancona a Monte San Giusto, il 10 luglio, il trentenne avrebbe appiccato il fuoco all’interno di un cassonetto della spazzatura, provocando anche il danneggiamento della veranda e la rottura di un vetro di una ferramenta nelle vicinanze. Sempre quel giorno il trentenne avrebbe appiccato il fuoco all’interno di una intercapedine di un immobile di via Macerata, danneggiando il motore esterno del frigorifero del negozio di frutta e verdura e avrebbe dato alle fiamme il cassonetto della spazzatura privato di una abitazione in via Verdi.

Il 27 luglio a Mogliano l’uomo avrebbe dato alle fiamme delle sterpaglie ai margini della sp 61. Infine, sempre a Mogliano, il giorno dopo, l’uomo avrebbe appiccato il fuoco prima ad un cassonetto per la raccolta del vetro, in contrada Giardino, poi alle sterpaglie in contrada San Pietro. Il trentenne è difeso dall’avvocato Michele Vissani. È accusato di tentato incendio e, in un caso, di incendio, vale a dire quello avvenuto nella casa in disuso a Monte San Giusto.