Macerata

Omicidio di Corridonia, eseguita l’autopsia sul corpo di Palma Romagnoli

È in condizioni critiche il marito dell'86enne, Bruno Cartechini. Il funerale della moglie, uccisa la mattina di Pasqua con un colpo di fucile, non è stato ancora fissato

L'obitorio dell’ospedale di Macerata

CORRIDONIA – È stata eseguita nel tardo pomeriggio di oggi, martedì 2 aprile, l’autopsia sul corpo di Palma Romagnoli, l’86enne affetta da una grave malattia degenerativa, uccisa dal marito la mattina di Pasqua con un colpo di fucile. Il coniuge Bruno Cartechini, suo coetaneo, aveva poi rivolto l’arma verso sé stesso e aveva fatto fuoco, ma era sopravvissuto allo sparo. Trasportato in condizioni critiche all’ospedale regionale di Torrette ad Ancona l’86enne è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico ed è ricoverato nel reparto di Rianimazione. Oggi pomeriggio le sue condizioni si sono aggravate.

Nelle stesse ore all’obitorio dell’ospedale di Macerata il medico legale Antonio Tombolini ha eseguito l’autopsia disposta dal pubblico ministero Claudio Rastrelli. Per poter svolgere l’accertamento irripetibile per Cartechini – che è indagato per omicidio volontario aggravato – è stato nominato un difensore d’ufficio, l’avvocato Alessandro Bosoni, che oggi è stato sostituito dalla collega Caterina Francia. È stato il genero della vittima a riconoscere la salma, poi dopo l’esame medico-legale, è stato dato il nulla osta per la restituzione del corpo di Palma Romagnoli. Al momento però il funerale non è stato ancora fissato.  

La tragedia che ha colpito la famiglia Cartechini e ha sconvolto l’intera comunità, si è consumata alle prime ore del mattino del giorno di Pasqua in una casa nelle campagne di Corridonia, in contrada Macina, dove gli anziani coniugi vivevano da anni e dove da alcuni mesi, da quando Palma Romagnoli si era aggravata, si era trasferita anche la figlia insieme al marito proprio per accudire l’anziana.
Dopo le 6.30 Bruno Cartechini ha imbracciato il fucile da caccia (regolarmente detenuto) e ha sparato alla moglie uccidendola sul colpo, poi ha rivolto l’arma verso sé stesso e ha fatto fuoco. Poco prima aveva scritto tutto il proprio dolore su un’agenda: aveva spiegato di non farcela più a vedere la propria moglie soffrire in quel modo. Ha chiesto scusa a tutti, alla figlia, ai parenti e agli amici.