SAN SEVERINO – Avrebbero pubblicato su Facebook frasi a sfondo sessuale sulla deputata Maria Elena Boschi, qualcuno ha segnalato il caso alla diretta interessata e nei guai sono finiti un avvocato e un bidello di San Severino, accusati entrambi di diffamazione. Il post risale al 4 febbraio del 2021 era stato un avvocato, oggi 49enne, a pubblicarlo. Il legale aveva scritto sul proprio profilo Facebook pubblico un’affermazione nei confronti della Boschi alludendo a una particolare pratica sessuale.
Nel post aveva coinvolto anche il bidello, oggi 48enne, chiedendogli se lui fosse a conoscenza di quanto scritto e questo aveva risposto avallando l’affermazione del legale che a sua volta aveva ribattuto con un hashtag col nome di battesimo della deputata seguito da un’altra allusione, anche questa a una particolare pratica sessuale.
Tra i lettori dello scambio di battute però c’è stato qualcuno che ha segnalato il caso all’esponente di Italia Viva che a sua volta ha presentato una denuncia.
La vicenda oggi è finita all’attenzione del giudice monocratico del Tribunale di Macerata Barbara Angelini e del pubblico ministero Sabina Antognozzi. I difensori degli imputati, gli avvocati Alberto Piloni e Riccardo Callea, hanno presentato a nome dei propri assistiti un’offerta risarcitoria di 500 euro ciascuno insieme ad una lettera di scuse in cui entrambi gli imputati si sono detti mortificati per la condotta scomposta nata come forma di dissenso politico. Il giudice si è riservato di valutare l’offerta, la deputata, tutelata dall’avvocato Lorenzo Pellegrini del foro di Firenze, aveva chiesto un risarcimento di 20.000 euro complessivi. La prossima udienza è stata fissata al 2 luglio.