MACERATA – Era nelle vicinanze di un supermercato quando, alla vista dei carabinieri, ha ingoiato sei ovuli di eroina. Addosso aveva 4.780 euro e un bilancino di precisione. È finito in manette un nigeriano di 36 anni. L’arresto è stato eseguito ieri mattina dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Macerata, dai controlli effettuati è risultato che sul pusher gravava un ordine di espulsione dal territorio nazionale emesso nel 2019 dall’autorità giudiziaria di Verona, poiché considerato persona socialmente pericolosa. L’operazione antidroga è scattata il 24 agosto, erano circa le 15 quando i militari lo hanno fermato in viale Pagnanelli nelle vicinanze di un supermercato. Il 36enne alla vista delle divise ha ingoiato degli ovuli, quando è stato bloccato addosso aveva 4.780 euro e un bilancino elettronico di precisione. Trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Macerata è stato sottoposto a Tac e il controllo radiologico ha evidenziato la presenza di sei ovuli nel cavo orale. Il nigeriano è rimasto in ospedale fino a ieri quando ha espulso un ovulo termosaldato contenente 3,140 grammi di eroina.
Secondo gli inquirenti i restanti cinque ovuli, non recuperati, avrebbero contenuto pari quantitativi di eroina, in totale all’extracomunitario è stata contestata la detenzione di 19 grammi di eroina. Trattenuto nella camera di sicurezza per la notte, questa mattina è stato condotto in Tribunale per essere processato per direttissima. Difeso dall’avvocato Raffaele Belogi, il 36enne, senza fissa dimora e clandestino sul territorio italiano, ha risposto alle domande del giudice Daniela Bellesi, dichiarando che la droga era per sé, ma che alla vista dei carabinieri si era spaventato e aveva ingoiato lo stupefacente. Per i quasi 5.000 euro che aveva addosso ha affermato di averli guadagnati spedendo in Nigeria pezzi di ricambio di auto presi da uno sfasciacarrozze. In merito alla misura, il pubblico ministero di udienza ha chiesto che venisse applicata la detenzione in carcere, una misura ritenuta invece dal legale troppo gravosa in considerazione della modica quantità di droga rinvenuta, così il giudice ha disposto l’obbligo di dimora nel comune di Ancona dove il nigeriano ha detto di avere dei parenti, con il divieto di tornare a Macerata. L’udienza poi è stata rinviata al prossimo 15 settembre.