Macerata

Macerata, studentessa universitaria palpeggiata in strada: arrestato un 36enne peruviano

L'aggressione sessuale è avvenuta nel pomeriggio del 3 luglio scorso in via Carradori. L'uomo che lavora come stagionale (cuoco) a Rimini è finito ai domiciliari col braccialetto elettronico

MACERATA – Va a riprendere l’auto parcheggiata e viene aggredita sessualmente da un peruviano. Lo straniero, un 36enne che vive a Macerata, è stato individuato, rintracciato a Rimini dove lavora come stagionale e arrestato.

La violenza risale al pomeriggio del 3 luglio scorso quando una studentessa universitaria 24enne, dopo aver sostenuto un esame e dopo essere stata alla laurea di un amico, aveva raggiunto da sola a piedi via Carradori (il viale alberato che da via Spalato prosegue fino a viale Martiri della Libertà) dove aveva parcheggiato la propria auto. All’improvviso la studentessa era stata afferrata alle spalle da un uomo che le aveva infilato le mani nei pantaloni palpeggiandola violentemente.

Per sottrarsi alla violenza la giovane si era accasciata a terra urlando e chiedendo aiuto. Proprio quelle grida avevano messo in fuga il peruviano. La giovane aveva subito chiamato il numero unico per le emergenze (112) e nel frattempo alcune persone richiamate dalle urla disperate della ragazza avevano visto l’uomo scappare per le scalette che da via Carradori portano a via Ettore Ricci.

Subito dopo l’allarme una pattuglia della Squadra Mobile si era attivata nelle ricerche rintracciando in strada un uomo con caratteristiche corrispondenti alla descrizione fornita dalla donna: non tanto alto, corporatura tarchiata, carnagione un po’ olivastra con una T-shirt azzurra e dei pantaloncini chiari. L’uomo era stato portato in questura per gli accertamenti di rito e identificato: peruviano, 36 anni, incensurato, regolare sul territorio nazionale, lavoratore come cuoco in un’altra provincia.

L’avvocato Antonio Renis

Gli esiti dell’indagine sono stati trasmessi in Procura e il pubblico ministero Rosanna Buccini ha chiesto e ottenuto dal gip Claudio Bonifazi la misura degli arresti domiciliari col braccialetto elettronico. Per il gip infatti sussiste il pericolo di reiterazione del reato.
Questa mattina gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Macerata con l’ausilio della Squadra Mobile di Rimini hanno eseguito la misura cautelare. Il 36enne, che si trova ai domiciliari nell’abitazione che gli è stata messa a disposizione dal datore di lavoro a Rimini, è difeso dall’avvocato Antonio Renis.

Venerdì mattina si terrà l’interrogatorio di garanzia e in quella circostanza potrà decidere se rispondere o meno alle domande del giudice.