Macerata

Tragedia Rigopiano, il Comitato Vittime: «Al più presto le udienze dell’appello bis. I nostri angeli meritano giustizia piena»

L'appello del Comitato Vittime di Rigopiano che spera che vengano fissate al più presto le udienze dell’appello bis a Perugia

Rigopiano - striscione Mai Più
Rigopiano, lo striscione "Mai più" (Foto dalla pagina Facebook "Rigopiano, in attesa del Fiore")

L’Hotel Rigopiano – Gran Sasso Resort di Farindola, in provincia di Pescara, il 18 gennaio 2017, venne distrutto da una valanga che causò 29 vittime (tra dipendenti dell’hotel ed ospiti), solo 11 i superstiti. Tra le persone scomparse due maceratesi, Emanuele Bonifazi, 31enne di Pioraco, receptionist del resort e Marco Tanda, 25enne di Castelraimondo, pilota Ryanair. I giudici della sesta sezione penale della Cassazione, con la sentenza del 3 dicembre scorso, ha stabilito il processo bis a Perugia per il sindaco dell’epoca ed i dirigenti regionali coinvolti in questa strage. Due settimane fa sono state diramate le motivazioni, poi studiate ed approfondite dagli avvocati dei familiari delle vittime, ma la data delle udienze del processo bis a Perugia non è ancora stata fissata. Per questo motivo, il rischio prescrizione incombe sempre più.

Non poteva mancare il grido del Comitato Vittime di Rigopiano: «Dopo più di 8 anni di attesa e di ansia per ogni passaggio giudiziario, nonostante le delusioni incassate con le sentenze di primo e secondo grado, abbiamo affrontato la Cassazione con fiducia e speranza, ripagate da una sentenza a nostro avviso più vicina alle problematiche che hanno provocato la tragedia di Rigopiano. Le motivazioni, poi, sono state per noi familiari un faro nel buio…Finalmente la giustizia stava prendendo la giusta strada, quella che dovrebbe portare ad una adeguata verità, quella che dovrebbe servire da monito, affinché non accadano mai più stragi che si potrebbero, anzi si dovrebbero evitare».

Il Comitato però è preoccupato e lancia l’allarme sul rischio prescrizione a causa del dilungarsi dei tempi: «Adesso ci troviamo in una fase tanto delicata, quanto preoccupante, perché sappiamo benissimo che il reato di omicidio colposo prevede tempi per la prescrizione dimezzati rispetto al disastro colposo. Di conseguenza, dopo aver tanto lottato e sofferto, si rischia di rendere vano il giudizio dell’appello bis a Perugia per intervenuta prescrizione. Questo sarebbe veramente insopportabile per noi familiari, risulterebbe come una beffa e la vivremmo come un gravissimo inceppamento della macchina giustizia, ai cui ingranaggi, come cittadini, ci siamo aggrappati alla luce dei valori costituzionali. Non possiamo essere gli unici ad essere condannati all’ergastolo del dolore…Non sarebbe rispettoso e tantomeno dignitoso. Nessuno di noi ha mai cercato vendetta, ma abbiamo sempre chiesto a gran voce giustizia, soltanto verità e giustizia».

«Auspichiamo quindi – ha aggiunto il Comitato Vittime di Rigopiano – che vengano fissate al più presto le udienze dell’appello bis a Perugia, per poter portare a termine il percorso giudiziario, senza lasciare nessuna imputazione nel limbo della prescrizione, dove nessuno è colpevole, ma neanche innocente. Sarebbe vergognoso. I nostri angeli meritano una giustizia piena, noi abbiamo bisogno di “poter chiudere gli occhi” sapendo di aver fatto tutto per onorarli, tutti gli italiani hanno ha il diritto della certezza di vivere in un Paese civile e giusto e, ultimo ma non meno importante, il nostro sistema giudiziario non può arrendersi senza aver giustamente punito tutti coloro che per imprudenza, imperizia e negligenza, hanno provocato la morte di ventinove anime innocenti, abbandonate a Rigopiano a morire come topi in trappola».