Macerata

Da Fiastra a Bolognola, ecco Incanto per il mondo. «È il festival dell’inclusione»

Il direttore artistico Lucarelli: «Laboratori, performance, yoga, passeggiate e tante altre attività. Sarà uno spazio di sperimentazione per una società più sostenibile, bella ed inclusiva». Appuntamento per il 15 e per il 22 settembre

L'Associazione Spina Bifida e il festival inclusivo (foto per gentile concessione del direttore artistico Marco Lucarelli)

FIASTRA (MACERATA) – Al via la terza edizione del festival “Incanto per il mondo“. Sarà una due giorni di laboratoriescursioniperformance artistiche ma anche di giochiattività e sorprese. Appuntamento per il 15 e il 22 settembre tra Bolognola e il lago di Fiastra, in provincia di Macerata (clicca qui per il programma completo).

«Il festival sarà uno spazio di sperimentazione in cui l’arte, il gioco e la collaborazione ci aiuteranno a capire che insieme è possibile superare le barriere e promuovere una società più sostenibile, bella e inclusiva. Insomma, un mondo incantevole», evidenzia il direttore artistico, Marco Lucarelli.

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Un evento nato grazie all’associazione Spina Bifida Marche – presieduta da Giorgio De Mattia – che si occupa del tema delle lesioni midollari e di problematiche motorie. La spina bifida è infatti una patologia che provoca la mancata chiusura della spina dorsale.

«Uno dei nostri obiettivi è da sempre quello di spingere le famiglie con figli affetti da questa patologia a far loro compiere esperienze avventurose, invogliandoli all’autonomia anche includendo qualche rischio, senza proteggerli troppo per evitare – riflette – il problema opposto, cioè che siano poco autonomi. Chi ha una lesione successiva alla nascita riesce più facilmente a non negarsi tante cose. La spina bifida, invece, ti colpisce appena nato e la porti dietro per tutta la vita. Per questo, tendi ad essere meno autonomo nonostante potresti esserlo di più. Volevamo sperimentare un festival in cui ci si azzardasse ad un pizzico di avventura in più. Chi ha problemi motori, ad esempio, non va quasi mai in montagna. Ecco, noi vogliamo superare le barriere spingendo l’acceleratore sul concetto d’inclusione partendo proprio dalle nostre montagne».

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Quello del 15 e del 22 sarà un evento aperto a tutti, persone disabili e normodotati, nell’ottica della «creazione di una community per l’appunto inclusiva. Dobbiamo fare passi in avanti e lo faremo – sottolinea il direttore artistico – con la Joelette, una carrozzina monoruota che necessita di due portantini, uno avanti e uno dietro, e che consente di andare anche fuori strada e di percorrere sentieri di montagna».

Lo scultore e volontario dei Carabinieri, Ivan Biondi (foto per sua gentile concessione)

Dei passi avanti che si potranno fare anche con altri mezzi inclusivi, come biciclette e tandem. Ci sarà spazio anche per gli ipovedenti. Ad arricchire il tutto, ci penserà Ivan Biondi, scultore di Castelfidardo: «È nato tutto per caso. Lo scorso anno facevo volontariato con l’Associazione Nazionale Carabinieri a questo festival – dice Biondi – mi occupavo della viabilità ma spesso capitava di parlare con alcuni ragazzi. Quando hanno scoperto che ero uno scultore, mi sono lasciato coinvolgere».

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L’esposizione è intitolata ˊMondo miglioreˊ: «I ragazzi fanno il viaggio Incanto e io abbellirò il tutto con otto sculture e un quadro. L’inclusione? Beh, siamo arrivati ad un punto tale che nella nostra società è fondamentale. Essere inclusivi prima tra noi normodotati ma anche e soprattutto con chi è meno fortunato di noi. Questo è il futuro», conclude l’artista 36enne.

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