Macerata

Macerata, denaro per chiudere un occhio su irregolarità. Due poliziotti accusati di corruzione

L'episodio risale a luglio del 2016. Gli agenti erano impegnati in un servizio perlustrativo lungo la superstrada Valdichienti. Il controllo era scattato nel territorio di Tolentino

L'aula del tribunale di Macerata

MACERATA – Avrebbero accettato la promessa di denaro per omettere di sanzionare un autotrasportatore. Due poliziotti della Stradale accusati di corruzione.

Si sarebbe dovuto aprire questa mattina il processo a carico di due poliziotti di 48 e 54 anni, dinanzi al collegio del Tribunale di Macerata, ma per un difetto di notifica l’udienza è slittata al prossimo 3 novembre. L’accusa nei loro confronti è di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio.

Secondo la procura, il 4 luglio del 2016 i due agenti in servizio alla polizia Stradale di Macerata, uno di Corridonia e l’altro di Porto Sant’Elpidio, avrebbero fermato per un controllo un autotrasportatore che percorreva la superstrada Valdichienti all’altezza di Tolentino. A bordo dell’autocarro Iveco c’era un camionista che dopo l’accaduto aveva denunciato tutto all’autorità giudiziaria. In base a quanto ricostruito dagli inquirenti, uno dei due agenti avrebbe accertato delle irregolarità nel cronotachigrafo dell’autocarro, ma a quel punto il camionista per evitare la contravvenzione avrebbe offerto del denaro. Invece di rifiutare la proposta un poliziotto avrebbe risposto: «Va bene, chiudiamola qui, vai dietro al cassone, metti qualcosa dentro al libretto e poi senza farti vedere dalle persone ci riporti i documenti».

Avvocato Sergio Marini

Sempre secondo quanto riscontrato nel corso delle indagini preliminari, dopo il controllo uno dei due poliziotti avrebbe contattato ripetutamente il camionista per sollecitarlo a incontrarsi per effettuare la consegna del denaro. Una somma che comunque sarebbe inferiore ai 100 euro. I due agenti sono difesi dagli avvocati Sergio Marini e Igor Giostra. Sin dall’inizio della vicenda entrambi i poliziotti avevano rigettato le accuse, dichiarandosi estranei ai fatti contestati.

Dunque, per un difetto di notifica l’udienza è stata rinviata al prossimo 3 novembre.