Macerata

Determina 742, Piermattei replica a Sciapichetti: «Come si può essere ciechi davanti a un dramma?»

Il sindaco di San Severino Marche ha risposto all'assessore regionale in merito a quanto dichiarato a CentroPagina sulla determina dell'Asur Marche che declassa tre unità dell'ospedale Bartolomeo Eustachio

Rosa Piermattei e Angelo Sciapichetti

SAN SEVERINO MARCHE – Non si è fatta attendere la replica del sindaco di San Severino Marche Rosa Piermattei a quanto dichiarato dall’assessore regionale Angelo Sciapichetti durante il Consiglio comunale straordinario convocato lo scorso giovedì 30 febbraio per discutere della Determina 742 dell’Asur Marche e del Piano sanitario regionale.

«Non si possono condividere le tesi dell’assessore regionale Angelo Sciapichetti e mi riferisco a quanto da lui dichiarato in data 1 febbraio 2020» in un’intervista rilasciata a CentroPagina che faceva seguito appunto al Consiglio straordinario. L’assessore Sciapichetti, insieme al direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni, aveva riferito che «non c’è nessuna volontà di restringere l’offerta sanitaria» e che la Determina 742 fa capo a «dei parametri nazionali che devono essere rispettati per evitare il taglio di risorse dal Governo nazionale».

 «La Determina 742 non va solo sospesa, ma ritirata – ha ribadito il primo cittadino setempedano -. Si parla spesso di emergenza e grande difficoltà delle zone devastate dal terremoto, ma poi si applicano a questi territori gli stessi criteri del resto della regione. Nota bene, la legge Balduzzi rinegoziabile come hanno fatto altre regioni. Ma perché tutto questo? Perché si è ciechi rispetto al dramma che le nostre comunità stanno vivendo? Come si possono declassare tre Unità dipartimentali in un solo ospedale e affermare che non se ne voglia la chiusura?».

«Si continua a svuotare il nostro ospedale “Bartolomeo Eustachio” senza chiarire, e senza scrivere, quale futuro aspetta a questa struttura che avrebbe tutte le caratteristiche per essere un punto di riferimento per tutto il territorio montano e pedemontano – ha proseguito la Piermattei -. È paradossale che si parli di iniziativa elettorale. Quando i sindaci di un territorio intero sollevano la testa per evidenziare il grido di dolore di un intero territorio. Protestare per una determina assurda, pubblicata l’ultimo giorno dell’anno, significa strumentalizzare la sanità ai fini elettorali? O significa, piuttosto, accendere le luci su un danno irreparabile alle comunità dell’entroterra? Il compito degli amministratori è difendere la dignità dei cittadini e noi non ci stancheremo mai di farlo anche quando le istituzioni che ci troviamo di fronte sono muri di gomma» ha concluso il sindaco.