Macerata

Diffamazione al consigliere provinciale M5S Marini, Vittorio Sgarbi assolto

Al centro del processo un post pubblicato su Facebook dal sottosegretario a maggio del 2019 dopo la sua nomina a presidente del Mart. Per il giudice Simonelli «il fatto non costituisce reato»

Vittorio Sgarbi, immagine d'archivio

MACERATA – Non ci fu diffamazione, assolto il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi. La sentenza è stata emessa dal giudice Federico Simonelli che ha assolto il critico d’arte 71enne con la formula «perché il fatto non costituisce reato».

La questione finita al centro del processo discusso in Tribunale a Macerata (competente territorialmente perché Sgarbi è residente a San Severino) risale a maggio del 2019 qualche tempo dopo la nomina di Sgarbi a presidente del Mart, il Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. All’epoca il consigliere provinciale di Movimento 5 Stelle Alex Marini espresse il proprio disaccordo su quella nomina interessando anche l’Anac. Sgarbi fu comunque nominato presidente del Mart e in un post pubblicato sulla propria pagina Facebook il 7 maggio di quell’anno se la prese con Marini appellandolo «inetto, depensante, incompetente, ignorante e onanista».

Denunciato da Marini, a maggio dello scorso anno per Sgarbi si aprì il processo per diffamazione, il suo legale, l’avvocato Giampaolo Cicconi chiese di procedere con rito abbreviato e l’udienza era stata rinviata a ieri 25 gennaio. Il pubblico ministero Francesca D’Arienzo ha chiesto la condanna del sottosegretario a 10 mesi di reclusione, il legale Cicconi l’assoluzione con la formula perché il fatto non sussiste o non costituisce reato. Il giudice ha assolto il sottosegretario con la formula «perché il fatto non costituisce reato».

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