Macerata

Dimensionamento scolastico, salve le prime di Chiesanuova e alla media di Montelupone

Ma il sindaco Rolando Pecora minaccia il ricorso al Tar per la situazione delle scuole elementari di Montelupone, su cui sembrano confermati i tagli

MACERATA – Ridimensionamento delle classi, l’ufficio scolastico torna sui suoi passi. Almeno in alcuni Comuni. Nella scuola “Pierluigi Sturzo” di Chiesanuova di Treia, infatti, dove nei giorni scorsi si era paventato il pericolo di non attivare la classe prima, il rischio è rientrato. Gli alunni iscritti al prossimo anno scolastico (2022/2023) non dovranno, dunque, trasferirsi nel plesso di Passo di Treia, a circa otto chilometri di distanza, ma potranno studiare nella scuola scelta. «Sono contento che abbia prevalso il buon senso – commenta il sindaco Franco Capponi –. Sono state superate le difficoltà, agevolando le famiglie verso quella che, come suggerito nella comunicazione inviata nei giorni scorsi da parte del Comune all’Ufficio scolastico regionale, è la soluzione migliore e più naturale. La soppressione della prima classe del plesso di Chiesanuova non avrebbe avuto senso considerando anche che dall’anno scolastico successivo torneremo ad avere i numeri per costituirla, per cui così si garantisce una continuità che è importante per la scuola e per gli alunni».

Due classi prime sono state confermate anche alla scuola media Madre Teresa di Calcutta, ma resta tutto invariato per le elementari di Montelupone. «Dopo aver segnalato il problema nelle scorse settimane – commenta il sindaco Rolando Pecora – apprendo dalla dirigente scolastica dell’Istituto in questione, che l’Ufficio scolastico regionale sarebbe tornato sui suoi passi, decidendo per l’apertura di due classi prime alle medie, considerata anche la presenza di un alunno disabile, come segnalato nella comunicazione inviata. Dico che lo apprendo e usando il condizionale, perché la risposta alla mia lettera non è arrivata al Comune, come vorrebbe il garbo formale non tanto alla mia persona quanto alla comunità, ma direttamente alla dirigente scolastica. Dunque, il piano per le scuole medie è stato modificato, ma resta invariato per le scuole elementari nelle quali, come segnalato, risulta il medesimo problema. Alla dirigente scolastica dell’Istituto non risultano, infatti, variazioni per quanto riguarda la futura prima elementare per la quale è prevista la costituzione di una sola classe con 25 bambini e bambine due dei quali con Dva (disturbi evolutivi specifici). Anche in questo caso la norma prevede che la presenza di un alunno Dva comporta una classe con un massimo di 20 bambini, quindi siamo sopra al numero massimo consentito e, aspetto non trascurabile, ci sarebbe anche il Covid. Il personale disponibile consente la formazioni di due classi prime anche alle elementari, dunque – prosegue il sindaco – non potremo accettare la cieca applicazione di una disposizione che è anche illegittima, nella sola speranza e attesa che il buon senso non rimanga nascosto. Di fronte a questa situazione, mi vedo costretto a fare ricorso al Tar così da consentire l’applicazione delle norme previste e trovare la soluzione che sia definitiva».

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