MACERATA – Con due grammi di hashish in tasca cerca di sottrarsi a un controllo e aggredisce il comandante della Compagnia carabinieri di Civitanova. Arrestato per resistenza a pubblico, un 29enne di Potenza Picena, D.C. le iniziali, oggi ha chiesto scusa e ha patteggiato la pena di 10 mesi, dovrà anche svolgere due mesi di lavori di pubblica utilità.
Tutto è accaduto martedì scorso. Un quarto d’ora dopo le 20.30 il capitano Massimo Amicucci era a bordo della propria auto in corso Umberto I a Civitanova quando aveva visto una Seat Ibiza passare a velocità sostenuta e aveva deciso di seguirla. L’auto aveva svoltato velocemente in via Bruno Buozzi per poi girare, con una manovra pericolosa, in via Santa Chiara e fermarsi nei pressi di un istituto di credito. Dall’auto era sceso un giovane che aveva effettuato un prelievo ed era tornato verso la macchina. Prima che entrasse in auto però, era intervenuto il capitano che si era qualificato e aveva chiesto i motivi di quella guida così spericolata. Il giovane avrebbe provato a giustificarsi dicendo che aveva fretta ma contemporaneamente avrebbe iniziato a cercare nervosamente qualcosa in tasca poi, una volta trovato un involucro (dentro c’erano due grammi di hashish) lo aveva preso e aveva nascosto la mano dietro la schiena.
Pochi metri più in là c’era un tombino, il giovane ha pensato di buttare lì la droga e per farlo ha strattonato il capitano facendolo cadere e poi lo avrebbe colpito con calci e spintoni. Nel frattempo sul posto è intervenuta una pattuglia, il giovane è stato bloccato e condotto in caserma e lì, a notte fonda, all’esito di tutti gli accertamenti del caso, è stato dichiarato in arresto. Su disposizione del pubblico ministero di turno Margherita Brunelli è stato posto agli arresti domiciliari in attesa del processo per direttissima fissato per questa mattina in Tribunale a Macerata. Il giovane è quindi comparso davanti al giudice Daniela Bellesi e al pubblico ministero Francesca D’Arienzo.
Difeso dall’avvocato Carlo Alberto Zaina – oggi sostituito dalla collega Marica Pozzi del foro di Rimini – il 29enne ha reso dichiarazioni spontanee: si è detto pentito di quello che ha fatto e ha chiesto scusa al capitano Amicucci. Si sarebbe poi giustificato dicendo di aver reagito per paura perché addosso aveva due grammi di hashish (poi recuperati dai carabinieri). Tramite il legale Pozzi il 29enne ha patteggiato con il pm D’Arienzo la pena di 10 mesi beneficiando della sospensione condizionata subordinata allo svolgimento di due mesi di lavori di pubblica utilità ed è tornato in libertà.