MACERATA – Dottorati di ricerca dal taglio internazionale, orientati alle nuove frontiere della formazione, inclusa la transizione digitale, in grado di preparare non solo all’accademia, ma anche al mondo professionale: sono i corsi dell’Università di Macerata che quest’anno contano oltre quaranta iscritti e hanno visto giungere al traguardo una trentina di dottori di ricerca. A loro l’Ateneo ha dedicato una giornata (1° dicembre) all’auditorium UniMc, con il benvenuto ai nuovi arrivati e la consegna delle pergamene a chi ha concluso il percorso quest’anno.
«È necessaria questa connessione fra saperi tradizionali e innovazione per poter agire nel mondo attuale senza essere autoreferenziali e chiusi nei limiti di una disciplina», ha ribadito il rettore John McCourt. Proprio nei giorni scorsi il Senato accademico ha approvato i fondi per la mobilità di dottorandi e dottorande, così da consentire loro esperienze in centri di studio e ricerca all’estero, testando, allo stesso tempo, la validità della formazione conseguita nel sistema italiano. Altri obiettivi sono l’individuazione di una sede per la Scuola di dottorato e una connessione con la casa editrice di Ateneo Eum per la pubblicazione dei lavori di tesi. «La scuola – ha detto la direttrice Laura Melosi – è il punto di riferimento per la formazione e la gestione delle carriere. Non è un percorso di facile accesso, non sarà un percorso di poco sforzo ma è sicuramente un percorso di crescita».
Secondo l’ultima indagine AlmaLaura, il tasso di occupazione dei dottori di ricerca dell’Università di Macerata a un anno dal titolo è del 95,8%. La maggior parte di loro, l’83%, svolge una professione intellettuale, scientifica e di elevata specializzazione, non solo in campo accademico – c’è chi ha vinto assegni di ricerca a Maastricht – ma anche in altri settori, tanto che sono stati fatti gli esempi di ex studenti ora occupati all’interno di Ministeri o della Fao.
Il rettore McCourt ha rilevato anche una problematica di carattere nazionale. «Alla presentazione del supercomputer Leonardo all’Università di Bologna, come rettori abbiamo fatto presente alla ministra Anna Maria Bernini la necessità di prevedere un percorso successivo al dottorando, tramite assegni di ricerca o altre forme per garantire la continuità degli studi, soprattutto in considerazione dell’importante investimento nel settore previsto dal Pnrr».
Durante la cerimonia hanno presentato i nuovi corsi di dottorato i coordinatori AnnaAscenzi, Benedetta Barbisan, Massimo Meccarelli, Roberto Lambertini e Enzo Valentini in rappresentanza di Luca De Benedictis.
Ecco i nomi dei dottori di ricerca 2022 di UniMc. Per il corso in Global studies: Elisabetta Baldassini, Andrea Bruscia, Fabio Coacci, Nicola Costalunga, Giovanna Lauria. Per il corso in Human Sciences: Elisa Cirilli, Martina Crescenti, Concetta Ferrara, Sofia Montecchiani, Silvia Notarfonso. Per il corso in Quantitative methods for policy evaluation: Lorenzo Di Giorgio, Perla Irasema Rivadeneyra García, Elisa Scibè, Saverio Storani. Per Scienze giuridiche: Tarak El Haj, Gabriel Faustino Santos, Jacopo Fortuna, Olena Liakh, Gian Piero Marcellini, Gianmario Mietti, Alessia Novelli, Federica Passarini, Gianluca Sampaolo, Stefano Torregiani. E, infine, per Studi linguistici, filologici, letterari: Cristiano Biondini, Paola Ciandrini, Roberto Lauro, Gioele Marozzi, Federica Marti, Andrea Rossi.