FERMO – La maxi operazione dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Fermo, denominata “Dust Debts”, si è conclusa alle prime ore dell’alba di ieri (giovedì 26 novembre). I militari, impegnati in un vasto controllo per contrastare l’attività di spaccio di droga in provincia, erano al lavoro sull’operazione da alcuni mesi.
Da aprile fino a luglio i carabinieri infatti, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Fermo, con una serie di servizi di osservazione, pedinamenti, intercettazioni e riscontri, sono riusciti ad arginare i canali di approvvigionamento lungo la costa maceratese e fermana e ad individuare gli spacciatori di marijuana e cocaina che operavano anche nell’entroterra del Fermano.
Al termine dell’attività, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Fermo, i militari hanno fatto irruzione in sei abitazioni di altrettanti soggetti tra Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare, Porto San Giorgio, Pedaso, Fermo e Montegiorgio. Nei guai sono finiti tre italiani, due macedoni e un albanese, tutti di età compresa tra i 35 e 45 anni, nullafacenti e già noti alle forze dell’ordine. I sei sono stati arrestati in quanto responsabili di spaccio continuato di sostanze stupefacenti in concorso tra loro.
Con l’ausilio di alcune unità del Nucleo Cinofili Carabinieri di Pesaro e supportati dalla copertura aerea di un velivolo del 5° Nucleo Elicotteristi Carabinieri di Pescara, circa 50 carabinieri del Comando Provinciale di Fermo hanno raggiunto i sei appartamenti e hanno perquisito sia le abitazioni sia i veicoli degli “associati”.
L’operazione, che in precedenza aveva portato già all’arresto in flagranza di due persone e a tre denunce in stato di libertà, ha permesso di recuperare nel complesso centinaia di grammi di cocaina, hashish e marijuana oltre a telefoni cellulari, schede telefoniche, sostanze da taglio, strumenti e materiale per il confezionamento delle dosi e oltre 16mila euro in contanti ritenuti provento dell’attività di spaccio.
“Dust Debts 1” è stato scelto come nome dell’operazione proprio perché molto spesso gli assuntori contraevano debiti con gli spacciatori pur di procacciarsi la droga; situazione a causa della quale sovente pesanti e preoccupanti minacce erano all’ordine del giorno.
Uno dei macedoni arrestati, T.N. le sue iniziali, è anche risultato irregolare sul territorio nazionale e su di lui pendeva anche un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica di Ancona (sotto altro nome) poiché condannato alla pena di quattro mesi di reclusione in quanto colpevole di falso materiale commesso da privato.
I carabinieri hanno appurato oltre 320 cessioni di droga e hanno identificato e segnalato alla prefettura di Fermo 76 assuntori, delle più svariate età, a testimonianza di quanto purtroppo sia diffuso il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti in provincia. Nel corso di una perquisizione è stato anche deferito in stato di libertà un uomo di 58 anni in quanto trovato in possesso di 25 grammi di marijuana e per detenzione illegale di munizionamento da caccia.
Dopo le formalità di rito, il macedone gravato dalla misura, è stato trasferito presso il carcere di Fermo mentre gli altri cinque si trovano ai domiciliari.