Estendere le misure di sostegno al reddito per i lavoratori delle aziende con meno di 15 dipendenti a tutto il 2025 e confermare per la prossima annualità, le proroghe degli ammortizzatori già sancite nella Legge di Bilancio del 2024. È quanto è stato indicato, redatto su un documento e poi approvato dalla XI Commissione Lavoro della Conferenza delle Regioni e delle PA, riunitasi ieri in un altro degli incontri programmati a livello nazionale per affrontare la crisi del settore moda.
All’incontro in videoconferenza ha partecipato l’assessore regionale al Lavoro delle Marche, Stefano Aguzzi, insieme con i dirigenti Roberta Maestri e Massimo Rocchi.
Il documento sarà ora presentato al ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone, dai cui uffici era partita la richiesta alle Regioni di fornire un quadro esatto e puntuale sulla platea di lavoratori coinvolti e sull’entità delle misure di sostegno finora utilizzate dalle aziende coinvolte.
Questo era quanto era stato deciso nel corso dell’ultima riunione, lo scorso 18 settembre, convocata dal Ministero del Lavoro. È stato, così, dato mandato dalla XI Commissione agli uffici del Coordinamento tecnico di avviare una ricognizione, al fine di raccogliere le informazioni necessarie a definire il quadro di intervento, da sottoporre all’attenzione degli assessori regionali.
«La Regione Marche – spiega l’assessore Aguzzi – ha quantificato il dato dei lavoratori potenzialmente interessati in 7000 unità che si vanno ad aggiungere a quelli delle altre regioni per un totale complessivo nazionale di lavoratori coinvolti pari a 75.000 unità».
Il Coordinamento tecnico ha così sottoposto alla valutazione dell’XI Commissione le risultanze della ricognizione e, al contempo, ha proposto un’estensione delle misure di sostegno al reddito per le lavoratrici e i lavoratori del settore Moda, ampliando la riflessione non solo alla platea dei beneficiari, che dovrebbe poter essere allargata alle aziende con più di 15 dipendenti, ma anche alla tempistica di erogazione dei trattamenti che dovrebbe poter interessare tutto il 2025.
«La proposta che è stata oggetto della discussione e che sarà portata ai tavoli competenti del Ministero – continua Aguzzi – è di costruire un ammortizzatore ad hoc per le imprese con lavoratori al di sotto delle 15 dipendenti, che non si limiti alle 12 settimane ma che riguardi tutta l’annualità 2025, visto che la crisi probabilmente avrà un impatto maggiore anche sul prosieguo di questa annualità. Allo stesso tempo, con il primo veicolo normativo utile, oltre a questa istituzione dell’ammortizzatore ad hoc si chiederà la proroga a tutto il 2025 dell’ammortizzatore per le imprese con più di 15 dipendenti».
Nello specifico: con riferimento alle aziende con meno di 15 dipendenti e con un fabbisogno complessivo riferito a una platea stimata intorno a 75.000 lavoratori, unitamente ad una perimetrazione dell’intervento riguardante, in prevalenza i settori del tessile, della pelletteria e delle calzature, dell’occhialeria, della gioielleria, della confezionatura e della distribuzione, la durata dell’ammortizzatore in deroga andrebbe allungata al 31 dicembre 2025, facendo ricorso al primo veicolo normativo possibile; con riferimento alle aziende con più di 15 dipendenti, andrebbero confermate, per la prossima annualità, le proroghe degli ammortizzatori, già sancite nella Legge di Bilancio del 2024.