MACERATA- Implementare un sistema informativo e di tracciabilità delle imprese e delle risorse impiegate grazie alle nuove tecnologie. È questa l’ambizione del progetto di sperimentazione del badge elettronico per il monitoraggio dei flussi di manodopera impiegata nei lavori di ricostruzione delle aree dei comuni colpiti dal sisma.
Oltre alla disponibilità del Presidente della Provincia, hanno aderito alla procedura Arcidiocesi di Camerino, Cedam Cassa Edile delle Marche, M.I.C. srl. L’inserimento dei dati forniti a seguito delle nuove adesioni alla sperimentazione permetteranno di proseguire nel progetto e nel superamento di eventuali problemi e criticità nel caricamento dei dati nel software gestito da Casse edili Edilcassa – dati che confluiranno nella piattaforma realizzata dal Commissario Straordinario.
La procedura, ha affermato il Prefetto Ferdani, «è espressione di un coordinamento tra tutte le varie istituzioni e rappresenta una grande opportunità e consentirà un sempre maggiore consolidamento del principio di legalità: un principio che assume una sua espressione di concretezza con comportamenti quotidiani coerenti e conseguenti attraverso una piena trasparenza sulle presenze nei cantieri».
Si tratta, secondo il Prefetto, di una buona pratica per arginare situazioni di opacità e forme di lavoro “in nero”, garantendo sia la tutela delle condizioni di lavoro delle maestranze che possibili infiltrazioni criminali nonché favorire l’espansione di una economia legale e concorrenziale a favore delle aziende virtuose.
Le segnalazioni dei cantieri che aderiscono all’iniziativa è un risultato importante reso possibile dall’apporto e dalla collaborazione delle stazioni appaltanti e delle organizzazioni sindacali che hanno collaborato per un cammino comune finalizzato ad un obiettivo di legalità condiviso.