MACERATA – «Sono emozionato e felice. Ottenere una vittoria al primo turno non era affatto scontato ma ammetto di averlo desiderato da subito. Sapevo che il significato di un risultato così netto avrebbe dato ancor più forza al mio progetto politico per la città». Così parla il neo-eletto sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, a commento della sua elezione, avvenuta al primo turno con il superamento del 50% delle preferenze. Nel capoluogo è arrivato anche il neo-governatore Francesco Acquaroli. Parcaroli al momento, su 27 sezioni scrutinate su 44, si attesa al 52,34%. Seguito dal candidato del centrosinistra Narciso Ricotta (33,29%), dal candidato del Movimento 5 Stelle Roberto Cherubini (9,24%), dal civico Alberto Cicarè (4,54%) e da Gabriele Micarelli (0,59%).
«Sono state settimane intense quelle di campagna appena trascorse durante le quali ho messo tutto me stesso nella profusione di un messaggio che fosse chiaro per tutti – ha continuato Parcaroli -. Macerata è una città che ha bisogno di cambiare, di riprendere in mano il proprio destino per tornare ad essere quel capoluogo di provincia che, ad oggi, è solo sulla carta. Questa vittoria non è solo mia, è la vittoria di una squadra, che ringrazio per aver lavorato con me e accanto a me in questi mesi intensissimi. Ho voluto da subito chiarire che non sono uno che gioca da solo. Io sono uno che lavora insieme agli altri, che prova soddisfazione nel veder crescere i propri collaboratori. Ed è questo, in effetti, che vorrò sempre sostenere, anche quando dovremo lavorare per governare la città».
«Sento nel cuore il peso di una grande responsabilità, quella di onorare il mandato che i maceratesi mi hanno conferito, riuscendo nell’impresa di trasformare Macerata nella città che desiderano – ha continuato il neo-sindaco -. Non so davvero come ringraziare tutti per avermi dato fiducia e sostegno. Non posso contare le migliaia di messaggi che ho ricevuto in questi mesi, ma certamente erano già il germe di un grande cambiamento che stava avvenendo dentro il cuore dei cittadini, prima ancora che negli equilibri politici della città. La passione per Macerata ha fatto il resto. Io amo questa città, la amo come amo mia moglie e me ne prenderò cura. Sarò il Sindaco di tutti, non solo di coloro che mi hanno votato. Sarà mio dovere valorizzare le minoranze e farle sentire parte di un progetto ampio di rinascita della città».
«Come ho sempre detto, per carattere non amo i conflitti, motivo per cui schivo le polemiche sterili quando si presentano lungo il cammino. Sono fiducioso che, messi da parte gli interessi personali, si possa lavorare tutti insieme per il bene comune – ha aggiunto -. Credo molto in questo, come pure nel fatto che pensieri differenti, quando si fondono insieme per dar vita ad un’impresa, arricchiscano la nostra vita, facendoci fare la differenza sempre. Sarò forse un inguaribile ottimista, ma credo che proverò a mettere tutti al cospetto dell’unica ragione che conta, il bene di Macerata. Da domani, dopo qualche ora di meritato riposo, mi metterò al lavoro per la città. Salirò in Comune, affrontando con impegno e amore tutto quanto occorre per avviare il grande cantiere di opere che ho promesso e realizzerò».
«Il sentimento che prevale in questo momento nel mio cuore è la gratitudine, che è anche un valore della mia vita, che vorrò onorare fino all’ultimo, con azioni concrete a favore di tutti – ha concluso il neo-sindaco -. Da oggi inizia una nuova stagione politica per Macerata, ma anche una nuova pagina della sua storia, che mi ha insegnato molto in questi mesi. È il tempo di una rinascita collettiva, che compiremo tutti insieme. Come ho sempre detto, rifacendomi a Walt Disney, che di sogni ne ha realizzati parecchi, “se puoi sognarlo puoi farlo”. Ecco, da domani, insieme a voi, io lo farò».
«Credo che sia stato un voto più politico che amministrativo e c’è stata più una voglia di cambiare a prescindere piuttosto che un giudizio su programmi e uomini – la reazione dello sfidante del centrosinistra Narciso Ricotta -. Chiaramente il voto regionale ha fatto da trascinamento per il centrodestra e questa città negli ultimi anni ha subito ferite profonde: penso al terremoto, penso alla vicenda di Pamela e Traini, penso al fallimento di Banca Marche e anche all’attuale Covid. Tutto ciò genera nella popolazione chiaramente preoccupazione e tensione e penso che queste purtroppo si siano riversate nei confronti di chi ha amministrato la città negli ultimi venti anni. Comunque il voto è sacro e noi facciamo gli auguri di buon lavoro e buona amministrazione a Parcaroli e a chi, insieme a lui, collaborerà con la Giunta. Da parte nostra ci assumiamo l’impegno di fare una seria opposizione costruttiva e leale».