MACERATA – È stata presentata questa mattina la lista Potere al Popolo che sostiene il candidato sindaco di Macerata Alberto Cicarè. Cambiamento e discontinuità sono le parole chiave del programma della coalizione (in cui è confluita la lista Strada Comune).
«Potere al Popolo – ha spiegato il candidato Stefano Casulli – sostiene fortemente una candidatura che rappresenta la Macerata migliore che scende in piazza con i movimenti ambientalisti del Fridays for future, che sostiene le battaglie femministe e dei movimenti delle donne e che sostiene quella Macerata che il 10 febbraio di due anni fa era in piazza per dire che Macerata è una città che disprezza l’odio e si costruisce attorno all’antifascismo e all’antirazzismo. Questi pezzi di Macerata vedono nella candidatura di Alberto Cicarè il rappresentante ideale, come persona e come portavoce politico».
All’incontro è intervenuto anche l’avvocato Francesco Rubini Filogna, capogruppo nel consiglio comunale di Ancona della Lista Ancona bene comune e iscritto a Potere al Popolo: «Credo che nella nebbia di questi tempi così bui e difficili ogni proposta politica che provi a rompere la gabbia di questa finta dicotomia tra centrosinistra e centrodestra in maniera genuina, moderna, futuribile, sia da sostenere. Noi lo abbiamo fatto due anni fa nel capoluogo di regione, abbiamo ottenuto un ottimo risultato, siamo arrivati a un passo dal 7% in una città in cui il centrosinistra domina incontrastato da 50 anni. C’è lo spazio per chi ha il coraggio di affermare che serve un cambiamento radicale. Le nostre città sono legate a doppio filo. Il centrosinistra e il centrodestra hanno fallito in egual modo, serve aria nuova e credo che l’esperienza di Potere al Popolo, Strada Comune, di Alberto, siano necessarie per dare una speranza ai tanti che in questo paese non sanno più chi votare e sono stanchi dei soliti che non fanno altro che spartirsi delle rendite di posizione».
Poi ha preso la parola il candidato sindaco Alberto Cicarè: «Il centrosinistra non è riuscito a dare una prospettiva vera di cambiamento, di tutela ad ampie fasce della popolazione e pensiamo che il nostro ruolo sia fondamentale nel sottrarre alla propaganda più becera della destra che individua sempre nel più debole, nel povero il soggetto contro cui riversare le proprie rabbie e frustrazioni. Noi crediamo invece che questa insoddisfazione vada rappresentata e che occorre dare una prospettiva, crediamo che Strada Comune e Potere al Popolo possano avere questa funzione importante».
Cicarè ha poi ricordato i temi centrali del programma della coalizione: una rigenerazione verde della città; la precedenza alle persone nella mobilità urbana; il recupero degli spazi inutilizzati; mettere al centro le frazioni e i quartieri «eliminando – ha puntualizzato Cicarè – la prospettiva per cui è il centro storico l’unico problema della città, bisogna ricucire la città attorno al suo centro storico che è il suo elemento trainante, ma la città va tutta riqualificata in particolare le frazioni»; una nuova democrazia municipale con una maggiore vicinanza tra amministrati e amministratori. «Ma il nostro progetto – ha concluso – non finisce con le elezioni comunali, è inserito in un progetto più grande di Potere al Popolo nazionale. Chiediamo ai maceratesi di darci forza perché è un cambiamento necessario quello che proponiamo, una vera alternativa».
Carlo Migliorelli, ex consigliere comunale ed ex assessore provinciale: «In Italia va ricostituita una sinistra alternativa, antifascista, antirazzista che pensa che vada riprogettato un mondo e un modello di sviluppo diversi. Una sinistra che pensa che vada data una speranza alle giovani generazioni e su questo bisogna lavorare».
Sulla sanità Migliorelli ha evidenziato che anche se la competenza in materia è regionale, «un’amministrazione comunale dovrebbe lavorare per una sanità diffusa sul territorio e non pensare solamente a politiche di ospedalizzazione». Ma l’ex assessore provinciale ha toccato anche altri temi come l’urbanistica, la cultura, gli spazi verdi per poi evidenziare la necessità di dialogo tra Comuni vicini per realizzare progetti di sviluppo per le zone limitrofe, come Piediripa e la zona industriale di Corridonia.
«Tre cose mi hanno spinto a candidarmi – ha spiegato Andrea Antinori, insegnante di scuola superiore -. L’assenza di prospettive lavorative per i giovani, la scuola e l’ambiente. Le scuole sono state ridotte a nulla, gli spazi non ci sono e il Covid ha messo in evidenza questa enorme fragilità delle scuole. Sull’ambiente oggi a Macerata tutti si definiscono green, tutti auspicano una qualità della vita migliore ma poi le scelte vere, operative vanno sempre nella stessa direzione, delle costruzioni all’infinito, lottizzazioni e strade. Non c’è un’idea di sviluppo sostenibile della città».
Raffaele Tumino, docente Unimc: «Negli ultimi 15 anni a Macerata il Pil è calato vertiginosamente, l’unico lieve aumento c’è stato solo nei servizi, ma se una città dà solo servizi vuol dire che ha esautorato le possibilità di creare lavoro e il lavoro è la fonte di benessere, di ricchezza oltre che di dignità. L’unica realtà economica, sociale e culturale che è cresciuta a Macerata è l’Università, ma l’amministrazione da Meschini a Carancini ha sempre osteggiato gli sviluppi dell’università. Penso alla politica delle abitazioni, gli affitti per gli studenti sono esosi per quello che offre la città. Pensate di vedere Macerata non come sede di università ma come città universitaria, come città educativa».
I candidati di Potere al Popolo sono: Andrea Antinori, Giacomo Biondi, Giulio Bompadre, Stefano Casulli, Elena Compagnucci, Alessandro Cristalli, Aurora Cristalli, Ettore Cutrina, Giada Dalla Fiora, Lorenzo Di Tommaso, Abel D’Onofrio, Giulia Grattini, Maria Loria, Nicola Maraviglia, Simone Marincioni, Lucia Martello, Carlo Migliorelli, Elena Morelli, Alessandra Padovano, Irene Rapanelli, Alberto Scuffia, Christian Trevisti, Giulia Trobbiani, Raffaele Tumino.