Macerata

Elezioni a Macerata, Parcaroli contro i manifesti di Ricotta: «Ingannevoli»

Il candidato sindaco della Lega e del centro-destra spiega perchè gli slogan elettorali del candidato di sinistra sono «fake». E annuncia il «miglior progetto che Macerata abbia visto negli ultimi anni»

Sandro Parcaroli

MACERATA- «Zero consumo del territorio», «Super Eco Bonus 110%, «Miglioramento sismico ed energetico». Questi gli slogan che si leggono sui manifesti elettorali di Narciso Ricotta, candidato della sinistra nel Maceratese.

Slogan che mandano su tutte le furie Sandro Parcaroli, candidato sindaco della Lega e del centro-destra: «Si tratta di un manifesto di carattere elettorale, di cui non sono riuscito a comprendere il senso, sinceramente. Nel commercio la chiameremmo pubblicità ingannevole».

Il manifesto, che come altri, per il solo fatto di essere elettorale, contiene una promessa sotto forma di slogan, è, secondo Parcaroli, ingannevole. Un fake, praticamente.

Il Super Eco Bonus 110%, legato al miglioramento sismico ed energetico, è infatti un progetto ministeriale, non del candidato sindaco Ricotta, già emanato con un decreto legge del 19 maggio 2020 convertito con modificazioni dalla legge numero 77 del 17 luglio 2020 per “l’esercizio delle opzioni relative alle detrazioni spettanti per gli interventi di ristrutturazione edilizia, recupero o restauro della facciata degli edifici, riqualificazione energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti solari fotovoltaici e infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici”.

«È come se il candidato della sinistra Ricotta promettesse la creazione di una sanità pubblica per tutti i cittadini o la distribuzione della pensione a tutti i lavoratori della pubblica amministrazione al termine del ciclo naturale di attività – continua Parcaroli -, qualcosa che non è in suo potere, né tanto meno in quello esercitato da un Comune, e che risulta ovvio per il solo fatto che è già materia di legge. Certamente l’eco bonus potrebbe essere un’arma per rilanciare l’economia (purtroppo ho i miei dubbi vista la complessità nella gestione del credito di imposta che lo contraddistingue, la complessità nel proporre un avanzamento di due classi energetiche e la responsabilità che viene lasciata ad architetti, ingegneri e geometri), ma il collega candidato della sinistra dovrebbe comunque semmai spiegare cosa ne farebbe, avendone facoltà e potere, per utilizzarlo al meglio. Magari dando agevolazioni o sgravi, cosa che a Macerata non è mai stata fatta, in materia di tributi per l’occupazione di suolo pubblico in caso di lavori o potenziando l’ufficio tecnico, in modo da renderlo in grado di velocizzare le pratiche relative agli stessi lavori. Se pensiamo poi che non solo a Macerata ancora non abbiamo un archivio tecnico interamente digitalizzato (sarà una delle nostre missioni), ma abbiamo una buona parte dell’archivio tecnico dell’urbanistica ancora inaccessibile dopo l’incendio avvenuto ormai otto anni fa; senza alcuna certificazione che sia recuperabile o meno ci rendiamo conto di come questi siano solo slogan da campagna elettorale.

Mi chiedo inoltre come fa il candidato sindaco Ricotta, già Assessore ai lavori pubblici del comune di Macerata in questi anni, a parlare di “Zero Consumo del Territorio” dopo che la sua giunta ha dato consenso favorevole alla nuova lottizzazione Simonetti a Piediripa, frazione già devastata dall’abbandono della lottizzazione di Valleverde? Come fa a parlarne dopo che ha approvato la costruzione di un nuovo supermercato nella zona delle Casermette? O vogliamo parlare del piano casa da 1,5 milioni di metri cubi del centro sinistra? E potrei andare avanti per ore» aggiunge il candidato del centro-destra.

In riferimento al tema del Miglioramento Sismico ed Energetico il candidato della Lega e del centrodestra non ha mezze parole. «Chi mi conosce sa che il terremoto mi ha toccato da vicino, avendo visto familiari e amici perdere tutto. Invece che parlare in modo vago di argomenti seri, il collega candidato Ricotta chiarisca la sua posizione e quella della Giunta di cui ha fatto parte sui molti ritardi, tra cui in primis quelli legati al Convitto. Dal 2018 (data di stanziamento dei fondi) ad oggi non è stato infatti ancora presentato il progetto per richiedere i fondi per la ricostruzione. I soldi ci potrebbero anche essere, ma nessuno si è ricordato o ha voluto presentare il progetto per richiederli, tanto che le famiglie dei bambini interessati stanno combattendo dal 2016 per avere una giusta sistemazione in locali d’emergenza prestati per l’occorrenza».

Parcaroli, che a Camerino ha vissuto il dramma del terremoto sulla propria pelle, conosce bene la normativa legata al miglioramento sismico degli edifici e sul come sia stata utilizzata per la città di Macerata solleva molti dubbi.

«La prossima settimana presenterò il programma elettorale – conclude -. Un documento che ho voluto scrivere personalmente, curandone il contenuto passo passo e che da solo basterà a chiarire cosa penso della città e perché non c’è più tempo da perdere in merito alle decisioni da prendere per il suo futuro. Macerata ha bisogno di un progetto a lungo termine, ed è quello che presenterò. Perché i Maceratesi sono stanchi di contentini e false promesse. Sento sulle mie spalle il peso del futuro di questa città e pertanto voglio prendermi fino all’ultimo giorno che ho a disposizione per elaborare il miglior progetto che Macerata abbia visto negli ultimi anni, senza perdere nemmeno un minuto inutilmente. Perché Macerata e i Maceratesi se lo meritano».