Macerata

Erasmus+, finanziati due progetti coordinati dall’Università di Macerata 

I contenuti sono stati presentati in occasione del convegno di avvio organizzato a Roma dall'Indire

Università di Macerata - palazzo Romani Adami

MACERATA – L’Università di Macerata è coordinatrice di ben due progetti internazionali presentati nell’ambito dell’azione chiave “Partenariati di cooperazione per l’istruzione superiore” del programma Erasmus+. Sono 35 i progetti selezionati tra le 96 candidature ricevute dall’Indire, l’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa del Ministero dell’istruzione, e approvate da valutatori esterni secondo i criteri e le linee guida comunitarie.

Nei giorni scorsi i contenuti sono stati presentati in occasione del convegno di avvio organizzato a Roma dall’Indire. Per l’ateneo maceratese hanno partecipato i referenti scientifici dei due progetti vincitori, Isabella Crespi, del Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni Culturali e del Turismo, e Emanuele Frontoni, del Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali. Eccoli nel dettaglio. 

Progendering, “Promoting gender mainstreaming in academia through the enhancement of gender equality and inclusion in higher education”, presentato da Isabella Crespi, mira a promuovere l’uguaglianza di genere, l’inclusione, la diversità e il rispetto delle differenze all’interno del mondo accademico. Tra gli obiettivi principali vi è il rafforzamento della capacità delle università di coltivare comunità educative inclusive, fornendo le competenze necessarie per l’attuazione dei Piani per l’uguaglianza di genere, Gep, e preparando studenti e studentesse sui relativi temi. Il progetto prevede, inoltre, l’attuazione, il monitoraggio e la valutazione dei Gep attraverso la creazione di un manuale pratico, il confronto con i partner transnazionali, la raccolta e l’analisi dei dati, l’identificazione di punti di forza e debolezza per fornire un modello trasferibile ad altri enti universitari e la progettazione di processi e procedure per promuovere una cultura inclusiva. Coordinato da UniMc, il progetto durerà 36 mesi in collaborazione con cinque partner internazionali: Kmop Education and Innovation Hub in Grecia; Spoleczna Akademia Nauk in Polonia; Vrije Universiteit di Bruxelles in Belgio; Ludwig-Maximilians-Universitaet di Monaco in Germania e Mykolo Romerio Universitetas in Lituania

Il progetto “Stem Skills for Humanities”, presentato da Emanuele Frontoni e dove l’acronimo Stem sta per “scienza, tecnologia, ingegneria e matematica”, ha invece l’obiettivo di sviluppare competenze più tecnico-scientifiche negli studenti di discipline umanistiche e formare gli insegnanti, fornendo loro i metodi più adatti per l’insegnamento di queste discipline.  Le Stem skills, come ad esempio la capacità di risolvere i problemi, la creatività, le capacità di indagine, il pensiero progettuale e la collaborazione, sono essenziali nel mercato del lavoro, ma spesso non sono contemplate nei curricula delle discipline umanistiche. Gli obiettivi principali del progetto, quindi, sono formare gli insegnanti di discipline umanistiche alle competenze Stem, rafforzare l’apprendimento transdisciplinare, aiutare gli studenti di discipline umanistiche a inserirsi nel mercato del lavoro. Insieme all’Università di Macerata nel ruolo di coordinatore, il progetto sarà implementato nei prossimi 24 mesi grazie ai partner internazionali: dalla Grecia il Mitropolitiko College e Innovation Hive, dalla Lituania la Mykolo Romerio Universitetas, dalla Polonia la Politechnika Wroclawska, dall’Ucraina la Ivan Franko National University of Lvin e dalla Georgia la Georgian International University.