MACERATA – Era entrato all’Inps e dopo pochi minuti era scoppiato il caos, urla, sbraiti e insulti, all’arrivo della guardia giurata, prima aveva tentato di prendergli la pistola, poi lo aveva minacciato. Oggi un 55enne maceratese è stato condannato a un anno di reclusione con la sospensione della pena subordinata allo svolgimento di lavori di pubblica utilità per quattro mesi. Era accusato di resistenza a pubblico ufficiale e tentato furto.
Prima della discussione, in aula il giudice Federico Simonelli e il pubblico ministero Francesca D’Arienzo hanno sentito come testimone il medico che ha in cura l’imputato, il dottore Marco Giansanti. Il professionista ha spiegato che il 55enne «non è pericoloso, ma sotto stress diventa violento». All’uomo è stato riconosciuto il vizio parziale di mente.
Il caos era scoppiato la mattina del 14 ottobre di tre anni fa. Erano da poco passate le 9 quando il maceratese era entrato nella sede dell’Inps, aveva preso il biglietto e si era diretto verso lo sportello. Tempo un minuto e aveva iniziato ad urlare pretendendo di essere ricevuto senza rispettare l’ordine di prenotazione. Immediatamente era intervenuta la guardia particolare giurata della Fifa Security, Omar Urgeghe, per allontanarlo dall’ufficio del responsabile ma il 55enne invece di contenersi aveva tentato di colpirlo per poi provare più volte a sottrargli la pistola. Nel mentre lo aveva minacciato: «Ti prendo la pistola e ti sparo. Tanto so dove abiti tu e quello … dello sportello 4». La guardia a quel punto lo aveva immobilizzato e aveva richiesto l’intervento della polizia. Nel giro di pochi minuti davanti all’Inps era arrivata una pattuglia della polizia, l’uomo era stato quindi identificato e arrestato. Nel processo era difeso dall’avvocato Raffaella Cesari.