Macerata

Esofago perforato, infermiere a processo per lesioni colpose gravi

La vicenda risale al 20 ottobre del 2017 quando un 28enne si era sottoposto a un intervento di bendaggio gastrico in una casa di cura della provincia di Macerata

Il tribunale di Macerata

MACERATA – Aveva riportato lesioni per una durata superiore a 40 giorni e con pericolo di vita un giovane di 28 anni che tre anni fa si era sottoposto a un intervento di bendaggio gastrico. Il paziente era affetto da obesità patologica, ipotiroidismo e asma bronchiale e aveva deciso di sottoporsi a un intervento di bendaggio gastrico per via video laparoscopica per correggere lo stato di obesità in cui versava. L’intervento era stato fissato per il 20 ottobre del 2017 in una casa di cura della provincia di Macerata.

Quel giorno l’infermiere doveva inserire il cosiddetto “sondone” di aspirazione e calibrazione gastrica, una manovra questa che anche secondo quanto stabilito dalle linee guida internazionali rientra nelle competenze infermieristiche. Ma l’infermiere effettuò il movimento – secondo quanto ricostruito dal sostituto procuratore che coordinò le indagini, il pubblico ministero Rosanna Buccini – in maniera “imperita e incongrua” provocando al paziente una duplice lesione lacerativa nella parte posteriore dell’esofago, che ha così causato un indebolimento permanente dell’organo dello stomaco. Ieri mattina la vicenda è finita all’attenzione del giudice monocratico del Tribunale di Macerata, Paolo Properzi, e del pubblico ministero Francesca D’Arienzo. L’imputato, accusato di lesioni personali colpose gravi, è difeso dall’avvocato Andrea Netti. È stato chiesto ed ottenuto un rinvio per cercare di risarcire economicamente il danno e l’udienza è stata rinviata al 29 aprile del prossimo anno. Il giovane nel frattempo è stato nuovamente operato per cercare di recuperare la funzionalità.