«Evitare una nuova chiusura; siamo in grado di dimostrare – come abbiamo già fatto – che centri estetici e parrucchierie operano nel pieno rispetto della sicurezza». A dirlo sono gli addetti del settore che sottolineano di trovarsi in un momento per niente facile ma che non vogliono dover subire un nuovo lockdown.
«Le imprese hanno bisogno di informazioni certe, chiarezza e sostegno in merito alle mutate condizioni di lavoro e alle problematiche che possono presentarsi quotidianamente – ha detto il neo presidente alla guida degli acconciatori di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo Daniele Zucconi -. A oggi i saloni, sin dalla riapertura subito dopo il lockdown, hanno operato nel pieno rispetto dei protocolli, con grande professionalità rispetto alle nuove procedure e con un approccio alla clientela da una parte rivolto alla massima cautela, dall’altra volto a conservare il rapporto di reciproca fiducia e familiarità che contraddistingue il momento di relax che il cliente si concede».
«Nuove restrizioni rischiano di compromettere le imprese e acuire ancora di più il fenomeno dell’abusivismo che purtroppo permane nei settori del servizio alla persona, oltre che mettere in discussione la sussistenza stessa dei regolari – ha aggiunto la presidente interprovinciale del settore estetica Rosetta Buldorini -. Le imprese del nostro settore, già abituate a standard igienico-sanitari elevati, dimostrano quotidianamente di operare con il massimo rispetto e rigore delle norme e dei protocolli di sicurezza. Il futuro rimane un’incognita ma siamo pronti a lavorare con serietà e nel rispetto dei protocolli».
«Siamo ancora nel pieno di una non poco difficoltosa ripartenza – ha detto Eleonora D’Angelantonio, responsabile del settore benessere di Confartigianato – a causa di un’emergenza che ha apportato una serie di evidenti cambiamenti nell’attività dei saloni. La clientela è stata mantenuta anche grazie alla flessibilità degli orari ma il volume di affari si è ridotto perché a diradarsi sono stati generalmente gli appuntamenti presi dai clienti. Per questi motivi va evitata una nuova chiusura per gli acconciatori e i centri estetici che rischierebbe di mettere in ginocchio le imprese già provate dal periodo di grande difficoltà».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Perlita Vallasciani, presidente regionale e portavoce territoriale di CNA estetica. «I nuovi provvedimenti, seppur necessari, non cambiano le cose per noi e restano validi tutti gli obblighi di osservanza dei protocolli già stabiliti dalle Regioni in linea alle direttive nazionali per la riapertura di maggio – ha detto -. La piaga dell’abusivismo nel settore dei servizi alla persona ha leso gravemente l’immagine della professionalità di questa categoria: mai come adesso possiamo pretendere rispetto per il nostro lavoro e marcare nettamente la differenza con chi opera nel sommerso, mettendo a rischio la salute della comunità. Ai colleghi dico: facciamo vedere di cosa è capace la nostra categoria».