MACERATA – Era stato un ammanco di circa 46.000 euro dal conto di un matelicese con patologie psichiatriche a far scattare l’indagine. Questa mattina l’ex sindaco di Matelica, Alessandro Delpriori, è stato rinviato a giudizio dal gup Domenico Potetti. Le accuse sono di peculato e indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento. Ammessa la costituzione di parte civile del Comune per danno di immagine.
La vicenda risale a cinque anni fa. Nel 2015 Delpriori fu nominato curatore di un ultrasessantenne con problemi psichici, nella sua qualità di sindaco del comune di residenza dell’uomo. Prima di lui, a iniziare dal 1995 quando il Tribunale dichiarò il matelicese inabile, anche gli altri sindaci ricoprirono lo stesso ruolo di curatore.
Nel 2015, però, le condizioni dell’uomo si aggravarono a tal punto da rendere necessario il ricovero prima all’ospedale poi all’hospice di San Severino. Fino al 27 novembre del 2016 quando il matelicese morì all’età di 66 anni.
Quando arrivò il momento della successione, però, cinque cugini del defunto si accorsero che dal conto corrente mancavano delle somme di denaro, chiesero e ottennero dalla banca gli estratti conto sui quali erano riportate tutte le movimentazioni. Con quella documentazione ottenuta si rivolsero a dei legali, gli avvocati Alessandro Casoni e Daniela Ghergo che portarono la questione all’attenzione dell’autorità giudiziaria. A coordinare le indagini fu il procuratore capo Giovanni Giorgio che, nel corso degli accertamenti, individuò diverse anomalie che vennero successivamente ricondotte alla gestione dell’allora sindaco Delpriori.
Nello specifico, secondo la ricostruzione della procura, dal 9 settembre 2015 al 16 novembre 2016 l’ex primo cittadino effettuò diversi prelievi ingiustificati per una somma complessiva di 30.621,94 euro. Da agosto a settembre del 2015 si sarebbe appropriato di altri 15.500 euro che dal conto del matelicese sarebbero transitati prima su quello di una donna di Cerreto D’Esi, poi su quello del proprio consulente finanziario (questi ultimi hanno definito le proprie posizioni con un patteggiamento).
Nella scorsa udienza gli avvocati di parte civile Casoni e Ghergo avevano chiesto e ottenuto la citazione nel processo del Comune di Matelica quale responsabile civile per il risarcimento dei danni collegabili ai reati contestati a Delpriori e questa mattina, tramite l’avvocato Maurizio Discepolo (oggi sostituito dal collega Ennio Tomassoni) l’ente si è anche costituito parte civile ritenendo di aver subito un danno di immagine. Alla costituzione si era opposto l’avvocato della difesa Enrico Carmenati, ma il giudice ha ammesso la costituzione e rinviato a giudizio l’ex sindaco.
Il processo si aprirà il 19 aprile del prossimo anno davanti al Tribunale di Macerata in composizione collegiale. Delpriori ha sempre rigettato gli addebiti.