Violenta ondata di maltempo nella notte tra le province di Fermo e Macerata; a essere colpiti maggiormente i paesi dell’entroterra ma non è stata risparmiata nemmeno la costa. Grandinata, fiumi di fango, allagamenti e pioggia forte hanno martoriato le due province del sud delle Marche con moltissimi disagi, questa mattina, lungo le principali arterie di percorrenza stradale.
Le richieste di intervento ai vigili del fuoco sono state soprattutto per danni a lucernari, tetti di abitazioni, soccorso ad automobilisti per grandine e fango sulle strade e per alberi e rami caduti sulla sede stradale. Alle 8 di questa mattina i vigili del fuoco avevano già effettuato 25 interventi nella provincia di Macerata e 20 nella provincia di Fermo.
Nel fermano gli interventi si sono concentrati principalmente a Montelparo, Montottone, Belmonte Piceno ma anche a Porto San Giorgio dove il fango ha invaso le carreggiate delle principali arterie di collegamento. Nel maceratese i vigili del fuoco sono intervenuti a Macerata, Tolentino, Camerino, Corridonia, Mogliano, Monte San Giusto, Recanati. Chiusi gli svincoli in entrata e in uscita di Morrovalle e Corridonia della Strada Statale 77 per fogliame e terriccio sul manto stradale; l’Anas questa mattina era già al lavoro per la rimozione dei detriti e i vigili del fuoco hanno provveduto a pulire la carreggiata.
«È allarme nelle campagne con l’arrivo di temporali con grandine che è la più temuta in questa fase stagionale per i danni irreversibili che provoca alle coltivazioni di frutta e verdura nei campi». È quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’allerta della protezione civile su gran parte dell’Italia per il maltempo con rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento.
«Nelle zone interessate dalla nuova perturbazione sono particolarmente concentrate le coltivazioni di frutta prossime alla raccolta minacciate dalle tempeste che rischiano di far perdere un intero anno di lavoro – prosegue Coldiretti -. Le precipitazioni arrivano in un anno segnato da elevate temperature e siccità e mettono a rischio la stabilità idrogeologica in un Paese come l’Italia in cui sono saliti a 7.275 i comuni complessivamente a rischio frane e alluvioni, il 91,3% del totale, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Ispra».
«Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne».
A Camerino, in zona Polverina, gravi danni nel centro abitato, con allagamenti anche dentro alle abitazioni. Smottamenti sulla strada Caselle-Ponte della Cerasa, che porta alla caserma dei vigili del fuoco, così come sulla strada comunale Pontelatrave. Danni al reticolo fognario in via Venanzi e Madonna delle carceri e smottamenti nei pressi delle Sae della frazione Arcofiato.
Fango in strada anche in località Le Calvie. Grandine paragonabile a una nevicata invece alle Mosse. «Già da stanotte sono iniziati i primi contatti con gli uffici comunali preposti, quando ci siamo trovati in mezzo a questa tempesta spaventosa – ha detto l’assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli -. Stiamo ricevendo tantissime segnalazioni e chiamate. Il lavoro degli operai, ai quali va il più sentito ringraziamento per tutto ciò che stanno facendo in maniera instancabile e senza sosta, continuerà anche nelle prossime ore per consentire di riportare la situazione quanto più possibile alla normalità. Ringrazio anche tutti quei cittadini che si sono rimboccati le maniche e ci stanno dando una grossa mano».