MACERATA – L’Arma dei carabinieri ha festeggiato oggi il 209° anniversario della fondazione del Corpo. Lo ha fatto dopo tanti anni all’esterno del comando provinciale, con una cerimonia tenutasi nella splendida piazza Vittorio Veneto davanti alla chiesa di San Giovanni, restaurata di recente ed elevata al rango di cattedrale, alla presenza di autorità civili e militari e della cittadinanza. «Siamo tornati a festeggiare l’annuale di fondazione all’aperto tra la gente – ha puntualizzato il colonnello Nicola Candido, comandante provinciale, nel suo discorso –, come richiestoci da tanti cittadini, perché l’Arma dei carabinieri vive per loro e con loro, ne condivide le apprensioni, ma ne coglie anche i desideri più positivi».
Nella piazza è stata schierata una compagnia di formazione al comando del sottotenente Cristian Mucci, comandante del Nucleo operativo e Radiomobile di Civitanova, composta da un plotone nella storica uniforme, un plotone di comandanti di Stazione, un’aliquota in uniforme da ordine pubblico, una di carabinieri Forestali in uniforme “operativa” e 2 aliquote facenti parte rispettivamente del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (Nas) di Ancona e del Nucleo Ispettorato del Lavoro (Nil) di Macerata. Nel corso della cerimonia introdotta e accompagnata dalle parole del maggiore Giulia Maggi, comandante della Compagnia di Tolentino, e dalle musiche dell’Orchestra di fiati “Insieme per gli altri”, diretta per l’occasione dal Maestro Emiliano Bastari, sono stati divulgati i risultati conseguiti nell’ultimo anno, dal 1° giugno 2022 al 31 maggio 2023 e sono stati premiati dalle autorità provinciali i militari che si sono distinti in operazioni di servizio.
Per quanto riguarda i risultati operativi, il colonnello Candido ha precisato che si è trattato di risultati «di assoluto rilievo, anche e soprattutto in termini di prevenzione, perché quello che non accade è un successo di questa unità d’intenti, anche se si tratta di un’attività silente che non trova enfasi o spazio, o lo trova raramente sui media. Macerata ne è un esempio, perché non è un caso se è recentemente risalita nella speciale classifica della sicurezza riguardante tutti i capoluoghi di provincia».
Dal punto di vista repressivo invece i carabinieri del Comando provinciale di Macerata «hanno perseguito – ha ricordato il colonnello – 6.007 delitti, scoprendone gli autori in 1.683 casi; sono state arrestate 150 persone e denunciate in stato di libertà altre 1.970; sono risultati importanti che si devono prevalentemente all’operato delle Stazioni carabinieri, supportate, quando necessario, dagli altri reparti. Particolare attenzione è stata posta al contrasto del fenomeno della violenza di genere, accertando nel periodo in esame complessivamente 134 casi, di cui 75 per maltrattamenti in famiglia, 41 per atti persecutori e 18 per violenza sessuale, reati commessi prevalentemente nei confronti di mogli, compagne o fidanzate – ha aggiunto il colonnello -, spesso costrette a subire comportamenti violenti e vessatori da parte dei partner. Nell’ambito di questo settore sono state deferite all’autorità giudiziaria 123 persone in stato di libertà e 20 in stato di arresto; si tratta di numeri purtroppo ancora preoccupanti, indicativi del fatto che tanto si deve ancora fare in questo ambito e non solo dal punto di vista repressivo, come purtroppo la cronaca nazionale degli ultimi giorni ci ricorda».
Per quanto riguarda le premiazioni, sono stati sei gli interventi e le attività per i quali sono stati consegnati gli encomi semplici: il primo al vice brigadiere Federico Celli e al carabiniere Cristiano Di Felice per aver salvato la vita a una giovane che, dopo aver scavalcato la ringhiera di un balcone, a 15 metri di altezza, aveva minacciato il suicidio (Macerata, l’8 aprile 2023); il secondo al tenente Massimiliano D’Antonio, al luogotenente Oronzo Contessa, al brigadiere capo qualifica speciale Giovanni Belfiore, all’appuntato scelto qualifica speciale Giancarlo Fidanza e all’appuntato scelto Augusto Vona per l’arresto di un uomo trovato con 124 piante di marijuana e di 104 chili della stessa sostanza essiccata (Montecassiano, ottobre 2021 – gennaio 2022).
Il terzo al tenente Federico Pellegrini, al maresciallo Giuseppe Greco, all’appuntato scelto qualifica speciale in congedo Stefano Salvatori, all’appuntato scelto qualifica speciale Vincenzo Ierardi e al carabiniere Luca Ranieri per l’indagine su due educatrici accusate di reiterati maltrattamenti nei confronti di una studentessa minorenne disabile e arrestate (Tolentino, marzo – giugno 2022); il quarto al capitano Massimo Amicucci impiegato in qualità di ufficiale di collegamento presso la polizia del Kosovo, nell’ambito dell’operazione internazionale “Joint Enterprise” in supporto della popolazione kosovara e delle sue istituzioni (Pristina 11 marzo 2023).
Il quinto ai capitani Roberto Nicola Cara e Paolo Rinaldi, ai luogotenenti Emanuele Giordani e Pier Alberto Diamanti, ai brigadieri capo qualifica speciale Sergio Sbardellati e Raffaello Montanaro, al vice brigadiere Francesco Cardini ed al carabiniere scelto Sergio Di Maggio per l’arresto di un uomo responsabile di otto incendi boschivi dolosi (provincia di Macerata, agosto 2021 – maggio 2022) e il sesto al tenente Federico Pellegrini, al maresciallo Giuseppe Greco, al vice brigadiere Antonio Voto, all’appuntato scelto qualifica speciale in congedo Stefano Salvatori ed al carabiniere Luca Ranieri per l’indagine nei confronti di un gruppo criminale dedito ai furti alle gioiellerie concluso con la denuncia di 12 persone e l’esecuzione di tre misure cautelari personali (Tolentino e province di Foggia e Taranto, 24 aprile 2021 – 2 agosto 2022).