Macerata

Feste di matrimonio e musica troppo alta in una villa di Cingoli, i vicini chiamano i carabinieri

Una 55enne del posto è finita sotto processo per disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone. Contro di lei anche un esposto firmato da 24 residenti

CINGOLI – Musica alta anche dopo la mezzanotte i vicini protestano, poi parte l’esposto, alla fine il processo per una 55enne. La donna è accusata di disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone. Dagli accertamenti eseguiti dai carabinieri era emerso che nei fine settimana la villa veniva affitta per ospitare ricevimenti di matrimoni.

Si è aperto questa mattina in Tribunale a Macerata davanti al giudice Andrea Belli e al pubblico ministero Raffaela Zuccarini il processo a carico di una cingolana di 55 anni. I fatti che le vengono contestati sarebbero avvenuti nell’estate 2019: da mezzanotte in poi, in base a quanto lamentato dai vicini, dall’abitazione della donna sarebbe arrivata musica ad altissimo volume fino alle 2 – 3 di notte tanto che una notte – quella tra il 27 e il 28 luglio – qualcuno chiamò i carabinieri. Erano le 2. Una pattuglia raggiunse la villa appurando che in effetti si sentiva musica a volume abbastanza elevato, ma tempo mezz’ora ed era tornato il silenzio. Il 4 agosto, era passata l’1 di notte da qualche minuto, un’altra telefonata al 112. Ad andare nella villa fu una pattuglia della Stazione di Montefano ma all’arrivo dei carabinieri, pochi minuti prima delle 2, non c’era musica ad alto volume, c’era invece una festa di matrimonio in corso e lo sposo spiegò ai militari di aver preso in locazione la villa per organizzare il ricevimento del suo matrimonio e mostrò l’autorizzazione rilasciata dal Comune per protrarre l’orario dei festeggiamenti fino all’1.

Il giorno dopo partì un esposto. Ventiquattro vicini firmarono il documento che fu inviato alla proprietà della villa, alla locale Stazione dei carabinieri, al Comune di Cingoli, alla polizia municipale di Cingoli e anche all’Arpam di Macerata. Nell’esposto i residenti lamentavano musica ad alto volume in più occasioni durante l’estate del 2019, citando tre date su tutte. Alcuni di loro avevano anche registrato le emissioni sonore moleste che a loro dire si sarebbero protratte fino a una distanza di centinaia di metri. La prossima udienza si terrà a dicembre.