FIASTRA – La giunta comunale di Fiastra fa un passo indietro e ha deciso di revocare l’ordinanza con cui, il 15 giugno, il sindaco Sauro Scaficchia aveva deciso di far pagare l’accesso alle Lame Rosse, a partire dal mese di luglio. Un biglietto di tre euro che aveva diviso gli appassionati della montagna, ma che il sindaco aveva spiegato con la necessità di «tutelare un patrimonio» del nostro territorio.
Ora la giunta ha deciso di ripristinare l’accesso libero sia perché sono state allentate le misure anticontagio disposte dal Governo per il contenimento della pandemia, sia perché «alle Lame Rosse si può accedere anche da un altro comune dei Sibillini che non ha potuto condividere con Fiastra le limitazioni all’accesso – spiega il Comune -, per cui tutte le operazioni di regolamentazione dell’area sarebbero potute essere vanificate».
Una decisione che non è piaciuta al sindaco, che si dice piuttosto rammaricato. «La nostra intenzione principale era quella di salvaguardare il sito naturalistico e lo strumento che abbiamo adottato fino ad ora era giustificato dall’emergenza sanitaria – spiega Scaficchia -. L’emergenza rimane, ma le misure restrittive si stanno allentando progressivamente. Non ci tiriamo indietro però, e siamo convinti che per le Lame Rosse si dovrà trovare una soluzione perché è un luogo molto fragile che ha bisogno di azioni di tutela molto incisive. Sin da ora chiamo a raccolta tutti gli attori, perché la questione non interessa solo il comune di Fiastra. Innanzitutto il Parco nazionale dei monti Sibillini, che ha avuto un dialogo serrato solo con noi ma che avrebbe dovuto investire del problema anche il mio collega di Cessapalombo, poi la Comunanza Agraria di Fiegni che, di fatto, è proprietaria di tutta l’area, sentiero di accesso compreso. Ma non solo, auspico un coinvolgimento molto ampio che includa le associazioni ambientaliste e tutti i portatori di interesse affinché si giunga presto a una soluzione condivisa».