MACERATA – Accusati di aver sottratto i figli minorenni a una donna affetta da un carcinoma con metastasi ossee, oggi si è aperto il processo a carico del marito della donna, 51enne, e della nuova compagna di lui, 58enne. Il coniuge è accusato anche di maltrattamenti in famiglia, abbandono di persona incapace perché avrebbe abbandonato la moglie che non era in grado di compiere alcuna attività, e violazione degli obblighi di assistenza familiare. Nell’udienza celebrata dinanzi al giudice Federico Simonelli e al pubblico ministero Francesca D’Arienzo la mamma dei minori si è costituita parte civile con gli avvocati Maria Squillaci e Tiziano Luzi. La prossima udienza si terrà il 19 dicembre per sentire i primi testimoni.
I fatti finiti al centro del processo sarebbero avvenuti in un comune della provincia di Macerata tra il 2019 e il 2020. Secondo l’accusa (il fascicolo è del pubblico ministero Rosanna Buccini), il marito e la sua nuova compagna avrebbero sottratto alla mamma i figli minorenni, un gesto che avrebbe comportato gravi ripercussioni psichiche per la donna. In base a quanto contestato il marito avrebbe maltrattato la moglie ingiuriandola, prendendola a schiaffi e mettendole contro i figli. Le avrebbe detto di tutto: «Sei una cattiva madre», «Sei una donna negativa», «Era meglio se ti buttavi dal balcone», arrivando a dirle che la sua malattia era una «punizione del Signore».
Per la Procura il 51enne avrebbe fatto firmare alla moglie un documento con cui rinunciava alle somme investite e cointestate, le avrebbe impedito di seguire correttamente le terapie e avrebbe modificato un referto cancellando un’indicazione medica. Il procedimento a novembre del 2021 finì dinanzi al giudice dell’udienza preliminare che emise sentenza di non luogo a procedere nei confronti di entrambi gli imputati, ma il pubblico ministero Rosanna Buccini impugnò la sentenza in Appello. I giudici dorici riformarono la sentenza emessa dal gup disponendo il rinvio a giudizio. Gli imputati, che respingono le accuse, sono difesi dall’avvocato Gianni Marasca del foro di Ancona.