MACERATA – Undici anziani contagiati alla struttura per anziani “Casa Betania” di Villa Potenza. Un focolaio che ha coinvolto anche la direttrice della struttura e che ha imposto al sindaco Sandro Parcaroli di firmare un’ordinanza urgente per il contenimento della pandemia e che impone alla struttura anche di aumentare il personale in servizio che, attualmente è ritenuto insufficiente.
Nell’ordinanza «si ordina alla casa di riposo di attivarsi, nel minor tempo possibile e con urgenza, per l’adozione delle misure di profilassi richieste dall’Asur, allontanando con urgenza dalla struttura gli ospiti negativi non autosufficienti e gli ospiti positivi autosufficienti, perché la struttura non garantisce il contenimento della diffusione da Covid-19 e, contemporaneamente, incrementando il numero del personale addetto all’assistenza (personale infermieristico, Oss e Ota) ora in numero insufficiente. Laddove la casa di riposo non fosse nelle condizioni di dare corso all’ordinanza o ritardi l’adozione delle misure prescritte – si legge nell’ordinanza del sindaco -, gli uffici comunali competenti – che sono già stati attivati e sono pronti per dar seguito alle disposizioni dell’Asur – saranno incaricati a individuare strutture idonee a dare ospitalità e assistenza ai soggetti positivi autosufficienti e ai soggetti negativi non autosufficienti provvedendo anche al loro trasferimento. Sarà Casa Betania, invece, ad assicurare ai soggetti negativi autosufficienti la permanenza nella casa di riposo fornendo loro adeguata assistenza».
La situazione alla casa di riposo, però, era finita al centro, qualche ora prima che fosse firmata l’ordinanza, di un’interrogazione depositata dal consigliere del Pd, Narciso Ricotta. Secondo il capogruppo, infatti, i primi contagi sarebbero partiti all’inizio di novembre. Nel testo, indirizzato al sindaco e al presidente del Consiglio comunale Francesco Luciani, si elencano domande precise: se è vero che «nei primi giorni di novembre un anziano ospite di Casa Betania è risultato positivo al Covid; se è vero che dopo il primo contagio né l’Asur, né il sindaco, quale massima autorità sul territorio a tutela della salute pubblica, abbiano provveduto a chiudere la struttura e mettere in sicurezza gli altri ospiti; se risponde al vero che, attualmente, circa metà degli ospiti di Casa Betania risultano contagiati dal Covid e quali siano le iniziative messe in atto, attualmente, da parte dell’Asur e del sindaco a tutela degli anziani ancora non contagiati e dei dipendenti che lavorano nella struttura».