Macerata

Forno crematorio a Tolentino, Bisonni: «Nessun bisogno di un’altra struttura nelle Marche»

Il consigliere regionale Bisonni all'attacco. «In Italia molti impianti di questi tipo vengono chiuso. Perché la Lega per il forno a Loreto ha votato contro e a Tolentino invece a favore?»

Continua il botta e risposta tra il consigliere regionale Bisonni e il sindaco di Tolentino Pezzanesi sulla creazione di un forno crematorio nel territorio tolentinate. Il capogruppo dei Verdi in consiglio regionale Sandro Bisonni aveva espresso la sua soddisfazione per la non realizzazione dell’inceneritore. «Una scelta che avevamo auspicato fin dall’inizio per la tutela del territorio» aveva spiegato Bisonni.

Il consigliere dei Verdi però continua a esprimere la sua perplessità sulla decisione della Giunta del comune di Tolentino di voler realizzare un forno crematorio nei pressi del cimitero cittadino, soprattutto dopo la spiegazione del sindaco Giuseppe Pezzanesi che aveva parlato di due situazioni completamente diverse sotto il profilo etico. «Abbiamo tre forni crematori in tutte le Marche e quello di Ascoli fu chiuso nel 2013 per motivi precauzionali e riaperto solo di recente – ha osservato il consigliere regionale -. In Italia numerosi impianti di questo tipo vengono continuamente chiusi per l’emissione di diossine e di sostanze nocive. A Tolentino invece la Giunta delibera l’avvio di procedure per una struttura che di certo causerà preoccupanti pressioni ambientali e ricadute negative sul territorio».

«Il sindaco di Tolentino si è detto contrario alla realizzazione dell’inceneritore e ora che fa? Fa una delibera per avviare il procedimento della costruzione di un inceneritore di cadaveri e bare? – si domanda Bisonni -. Capisco, come dice lui, che si tratta di un argomento delicato ma rimane pur sempre un inceneritore e non si mette in discussione l’aspetto etico ma quello ambientale dato che tali impianti hanno conseguenze sul territorio e sulla salute delle persone».

«Nelle Marche abbiamo tre impianti per l’incenerimento di cadaveri: uno a Fano, uno a San Benedetto e uno ad Ascoli – ha chiarito Bisonni -. Il territorio attualmente, come aveva specificato anche l’assessore regionale Angelo Sciapichetti, non necessità di un ulteriore struttura dato che non ci sono liste di attesa e nemmeno lamentele in merito ai ritardi. La Giunta Pezzanesi invece continua a portare avanti considerazioni sbagliate. A questo si aggiunge la posizione della Lega che, a Loreto si era opposta alla costruzione della struttura invece a Tolentino firma a favore».

«Le acrobazie letterarie di Pezzanesi ormai non stupiscono più. Si autoincensa, punta il dito contro un ipotetico tornaconto elettorale, attaccamenti alla poltrona riferendosi alla scongiurata realizzazione dell’inceneritore. Non fa nomi e sorge il dubbio che stia parlando semplicemente di se stesso – ha aggiunto il consigliere regionale -. Parla di salite sul carro del vincitore nella lotta agli inceneritori e gli va ricordato, anche se questo tipo di polemiche non mi hanno mai appassionato, che i fatti sono per lui impietosi: io da 25 anni li combatto, in Aula ho prodotto numerosi atti istituzionali oltre a due leggi approvate per bloccarli, Pezzanesi due articoli sui giornali e una delibera di Giunta a favore di un inceneritore di cadaveri e bare. Non riesce a fornire risposte nel merito e non giustifica le sue azioni contraddittorie e schizofreniche. Come un pugile bloccato alle corde cerca di divincolarsi cambiando argomento, dimostrando che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire quando parla del raddoppio tra Tolentino e San Severino Marche».

«Ribadisco una volta e per tutte di non essere contrario alla realizzazione di questa strada. Ho detto semplicemente che non condivido le scelte sbagliate, troppo costose e che impattano sull’ambiente, oltre alla preoccupazione per le abitazioni di alcuni cittadini di Tolentino che potrebbero vedere scavato un tunnel a pochi metri dalle loro fondazioni. Ci sono soluzioni più funzionali, meno gravose per il territorio e meno costose – ha concluso Bisonni -. Chi amministra, oltre a preoccuparsi per i cittadini e il suo territorio, dovrebbe ridurre gli sprechi e ponderare con attenzione le scelte da compiere, perché attraverso i risparmi si possono creare altre infrastrutture, potenziare quelle esistenti e investire sul territorio. Facile da capire, ma Pezzanesi oramai è sempre più lontano e distaccato dalla realtà, dalla comunità e dal territorio. Gli rinnovo l’invito di ritirare la delibera e chiedere scusa alla Comunità».

Il sindaco di Tolentino aveva infatti accusato di «strumentalizzazione e “cavalcate” opportunistiche e populistiche» il consigliere, il quale aveva mostrato perplessità anche in merito alla realizzazione della Intervalliva San Severino-Tolentino, un’arteria che, come sottolineato dal sindaco Pezzanesi, «collegherà in maniera straordinariamente importante e sicura le vallate del Chienti e del Potenza».