Macerata

Macerata, “Forza e coraggio”: il 1° maggio la Polizia omaggia medici e infermieri morti e l’agente ucciso a Napoli

Durante la cerimonia risuoneranno le note de "Il Silenzio". Il questore Antonio Pignataro: «Tutti loro, arrivando anche al sacrificio estremo della vita, hanno assicurato alla comunità legalità, giustizia e libertà»

Il questore Antonio Pignataro con i rappresentanti delle forze dell'ordine davanti all'ospedale di Camerino

MACERATA – Omaggio ai medici e agli infermieri morti nella lotta al Covid-19 e all’agente di polizia Pasquale Apicella, deceduto a Napoli nella notte tra domenica e lunedì nel tentativo di bloccare gli autori di un colpo in una banca. Domani mattina, 1° maggio, in occasione anche della festa dei lavoratori, la Polizia di Stato e le forze dell’ordine, insieme alla Polizia locale, alla Capitaneria di Porto e ai vigili del fuoco, raggiungeranno, come di consuetudine, gli ospedali di Macerata, Civitanova, la clinica Villa dei Pini e il nosocomio di Camerino. Si schiereranno all’esterno delle strutture sanitarie per rendere onore ai medici e al personale sanitario impegnati in prima linea a combattere il virus e all’agente di Napoli Pasquale Apicella.

L’agente Pasquale Apicella

L’iniziativa, denominata “Forza e Coraggio”, è stata ideata in sinergia con le altre forze di Polizia. Durante il saluto davanti ai nosocomi della provincia sarà fatto risuonare Il Silenzio. A Macerata, oltre al questore Antonio Pignataro, saranno presenti il vescovo Nazzareno Marconi, il direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni, il rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato, il comandante della Polizia stradale Tommaso Vecchio e altre autorità civili e militari.

«La lotta al Covid-19 e la lotta alla criminalità, due battaglie condotte da medici, infermieri, operatori sanitari e forze dell’ordine, spesso nella consapevolezza di mettere a rischio la propria vita – ha detto il questore di Macerata -. Renderemo omaggio ai 151 medici e 50 infermieri deceduti e all’agente di Polizia Pasquale Apicella; tutti fulgidi esempi per la società italiana. Tutti loro infatti, con disciplina e onore, hanno rispettato quel patto che hanno fatto con la società di servire lo Stato anche fino all’estremo sacrificio. Tutti loro hanno sacrificato la vita per assicurare alla comunità legalità, giustizia e libertà».