Macerata

Gas alle stelle, la Pro-Gest ferma la produzione alla cartiera di Tolentino

Il gruppo ha fermato temporaneamente la produzione nelle sei cartiere d'Italia, tra cui quella del Maceratese. L'amministratore delegato: «Rischio cassa integrazione per i dipendenti»

TOLENTINO – Il caro energia ferma la produzione della Pro-Gest, uno dei gruppi cartari più importanti d’Italia, che ha fermato le macchine in tutte e sei le sue cartiere sparse lungo la penisola, tra quella di Tolentino. La rapida crescita delle quotazione del metano, infatti, ha costretto Pro-Gest a interrompere temporaneamente la produzione di tutte le macchine continue di carte per ondulatore e tissue. Una decisione (purtroppo) storica, perché il gruppo non si era mai fermato, né durante il Covid, né dopo il terremoto.

«Vendiamo la carta a 680 euro a tonnellata – spiega l’amministratore delegato Francesco Zago – ma per produrla oggi occorrono 750 euro soltanto per il gas. Se nell’arco di qualche giorno il quadro non sarà rientrato in margini compatibili con la redditività, procederemo con la richiesta di Cassa integrazione per i dipendenti». Il gruppo che ha fermato gli stabilimenti di Camposampiero, Villa Lagarina (Trento), Mesola (Ferrara), Tolentino (Macerata), Mantova e Capannari (Lucca), conta circa 400 dipendenti, di cui una quarantina a Tolentino.

Accanto ai rincari energetici, a incidere negativamente, anche la situazione dei prezzi delle materie prime, ancora in crescita, e l’aumento del costo dei trasporti che impediscono all’azienda di mantenere il costo della produzione entro i limiti consentiti dal mantenimento dell’equilibrio finanziario complessivo.