Macerata

Macerata, genitori costretti a barricarsi in camera: 34enne nei guai

Il giovane è accusato di maltrattamenti in famiglia. L'incubo per padre e madre sarebbe andato avanti per sei anni. Questa mattina il pubblico ministero ha contestato anche il reato di estorsione

MACERATA – Minacce, aggressioni sia fisiche sia verbali nei confronti dei genitori per ottenere i soldi, 34enne accusato di maltrattamenti in famiglia. Questa mattina il pubblico ministero d’udienza ha contestato anche il reato di estorsione. I fatti contestati a un 34enne maceratese sarebbero avvenuti in un arco temporale di sei anni. Per l’accusa – il fascicolo è del pubblico ministero Rosanna Buccini – dal 2014 a tutto il 2020 il giovane avrebbe terrorizzato i genitori con minacce anche di morte e parolacce, tanto che a volte il padre e la madre erano costretti a barricarsi in camera da letto. Le violenze sia fisiche che verbali erano finalizzate a farsi consegnare di volta in volta diverse centinaia di euro e infatti, così facendo, era riuscito a ottenere circa mille euro al mese. Tra le contestazioni ci sono anche l’aver privato la madre della propria auto e aver pronunciato contro di lei parolacce e frasi umilianti del tenore «Vai a battere sulla tangenziale».

Le richieste di denaro sarebbero state incessanti e i genitori, non vedendo più una via d’uscita, erano stati costretti a denunciarlo.

Oggi in Tribunale a Macerata si è svolta l’udienza preliminare a carico del 34enne che, per difficoltà di natura psicologica, è seguito da un amministratore di sostegno, l’avvocato Luca Sartini. In aula i genitori si sono costituiti parte civile con l’avvocato Vanni Vecchioli, poi il pubblico ministero Vincenzo Carusi ha contestato all’imputato anche il reato di estorsione e l’udienza è stata rinviata su richiesta dell’avvocatessa Mirela Mulaj. La difesa infatti, alla luce della nuova contestazione, deve valutare la possibilità di richiedere a un rito alternativo.

La prossima udienza è stata fissata al 9 dicembre.