Macerata

Giornata delle Marche, Picchio d’Oro a Mancini. Casellati: «Marchigianità simbolo di successo e di eccellenza» – VIDEO

Al Lanciano Forum di Castelraimondo si è tenuta la 17esima edizione della Giornata delle Marche che quest'anno ha premiato i big dello sport Roberto Mancini, Gianmarco Tamberi e Valentino Rossi

La consegna del Picchio d'Oro a Mancini (da sinistra Latini, Vezzali, Acquaroli, Casellati e Mancini)

CASTELRAIMONDO – Sport in primo piano alla 17esima edizione della Giornata delle Marche che si è tenuta al Lanciano Forum di Castelraimondo. Ospiti d’eccezione la presidente del Senato della Repubblica Maria Elisabetta Alberti Casellati e il sottosegretario con delega allo Sport Valentina Vezzali. L’evento, che celebra il senso di appartenenza al territorio ed i valori custoditi anche fuori dai confini regionali dai tanti emigrati che vivono in altre parti del mondo, in questa edizione ha voluto premiare i “Marchigiani vincenti: esempio di sacrificio, coraggio e passione” Presenti il presidente del Consiglio regionale, Dino Latini e il sottosegretario al ministero del Lavoro e Politiche sociali Rossella Accoto.

L’intervento della presidente del Senato Elisabetta Casellati

Nel suo intervento la presidente Casellati ha sottolineato che «la marchigianità è simbolo di successo e di eccellenza in Italia e nel mondo» non solo in campo sportivo, ma anche nel mondo della cultura, dell’imprenditoria e dei mestieri artigianali. Con la premiazione che si è tenuta nel comune del cratere sismico, la presidente del Senato nel ricordare che la ricostruzione non si è ancora conclusa, ha sottolineato i progressi compiuti nella ricostruzione e le opportunità che arriveranno dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha voluto sottolineare che i «campioni» con le loro vittorie, «frutto di straordinario impegno, hanno portato il nome della nostra regione alla ribalta sul panorama nazionale e internazionale».

E ancora: «Celebrare i marchigiani vincenti – prosegue – significa fare emergere e dare voce a quei valori di cui essi si sono fatti portatori e che con sacrificio e coraggio e un forte senso di attaccamento, dopo aver affrontato un lungo periodo di difficoltà, dovuto prima al sisma e poi alla pandemia, stanno rispondendo con impegno e determinazione, contribuendo anche al rilancio del nostro territorio».

Il presidente Francesco Acquaroli

«Una giornata molto importante per celebrare le Marche e i marchigiani nel mondo – ha detto Acquaroli-, che quest’anno abbiamo voluto organizzare nei luoghi del cratere del sisma, a Castelraimondo, e finalmente in presenza con la partecipazione di tanti sindaci. Le Marche siamo noi e tutto quello che facciamo per renderle sempre migliori».

L’intervento di Valentina Vezzali, Sottosegretario di Stato con delega allo Sport

Il sottosegretario Valentina Vezzali ha ricordato che le Marche sono «una terra operosa che si distingue sempre per la caparbietà e la tenacia. Lo hanno dimostrato anche gli atleti marchigiani che sono stati protagonisti di questo anno magico per lo sport italiano». Un evento, quello della Giornata delle Marche, che come ha spiegato Vezzali, rappresenta una festa per «tutto il movimento» sportivo regionale composto da oltre 500mila tesserati e più di 4mila società. «Sono orgogliosa di essere marchigiana» ha detto la jesina al termine del suo intervento.

Il sottosegretario ha poi ricordato che «lo sport è la sesta industria del Paese, che produce quasi il 2% del Pil e offre lavoro a tantissime persone», ma «ha bisogno di impiantistica perché senza impianti sportivi è impossibile poterlo praticare» e in tal senso ha sottolineato che «attraverso il Pnrr abbiamo la grandissima opportunità di poter intervenire».

Con le Marche balzate alla ribalta internazionale per i successi sportivi, i protagonisti non potevano che essere Roberto Mancini, Gianmarco Tamberi e Valentino Rossi, i tre big dello sport marchigiano. Il “Picchio d’oro” è andato al Ct della Nazionale italiana di calcio e testimonial delle Marche, Roberto Mancini, che ha condotto gli Azzurri alla vittoria negli Europei. All’atleta Gianmarco Tamberi, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo è stato assegnato il Premio del presidente della Regione Marche, mentre al pluricampione motociclistico Valentino Rossi è stato assegnato il premio alla carriera, ritirato dalla mamma.

Il Ct della Nazionale di Calcio Roberto Mancini si è detto orgoglioso di ricevere il premio nella sua regione, con cui ha mantenuto uno stretto legame. Nel corso della premiazione si è lasciato andare anche ad alcune battute e rispondendo al giornalista Andrea Carloni (che ha presentato l’evento insieme alla campionessa di scherma Elisa Di Francisca) che gli ha chiesto cosa potesse esserci a Jesi, città che ha dato origine anche ad altri grandi campioni sportivi, fra cui Vezzali e Di Francisca, Mancini ha affermato: «Ci sono i vincisgrassi».

Dopo aver raggiunto la vetta delle Olimpiadi, Gianmarco Tamberi ha sottolineato le difficoltà «nel gestire il post vittoria, ma piano piano mi abituerò perché la mia priorità è lo sport». Rivolgendosi ai ragazzi che vogliono cimentarsi nello sport il consiglio di “Gimbo” è stato quello di «sognare sempre in grande, di non porsi dei limiti raggiungibili, di porseli irraggiungibili e di essere gli unici a credere in quello che per gli altri, magari, è una utopia. Il potere di poter stupire le persone è la cosa più bella che ci sia».

Valentino Rossi non potendo partecipare alla cerimonia ha inviato un video messaggio di ringraziamento nel quale si è detto «onorato di ricevere questo premio alla carriera dalla Regione Marche». A ritirare il premio è stata la mamma Stefania che parlando della carriera di Valentino ha detto «non pensavo di viverla all’insegna di tanti successi. È stato un periodo lunghissimo dove comunque Valentino si è sempre impegnato e ha sempre lavorato con costanza e passione. Ha portato visibilità a Tavullia, prima paese sconosciuto e oggi di grande visibilità anche per altri centri maggiori». Alla domanda se avesse, come mamma, mai detto a Valentino: “Vai piano”, ha risposto: «No. Ho sempre avuto tantissima fiducia e quella è la chiave importante per un genitore, anche se quello di Valentino è uno sportivo impegnativo. Abbiamo sempre frequentato la moto e Valentino ci ha sempre seguito bravo bravo, birichino birichino ma è sempre stato con noi».

I premiati sul palco

Il presidente del Consiglio regionale Dino Latini nel suo intervento ha affermato «dobbiamo lavorare per fornire un aiuto costante al processo di innovazione, rinascita ed inclusione. Questo vuol dire ridare speranza alla nostra regione ed ai marchigiani, che hanno sempre dimostrato di saper affrontare i momenti più difficili con tenacia e convinzione».

Tra i presenti anche il consigliere regionale Mirko Bilò che ha sottolineato come la cerimonia «deve rappresentare uno spunto di riflessione per fare sintesi e giungere ad una maggiore consapevolezza dei tanti tesori di cui noi marchigiani siamo “ricchi” e di cui dobbiamo andare fieri: dai nostri rappresentanti più illustri, come i campioni dello sport Mancini, Tamberi e Rossi, che rendono grandi le Marche, ai nostri geniali imprenditori e ai nostri piccoli artigiani che hanno reso la regione una terra simbolo di laboriosità».

Nel corso della cerimonia sono stati premiati anche gli atleti olimpionici e paralimpici che hanno preso parte alle Olimpiadi di Tokio 2020, in collaborazione con il Coni Marche – presente il presidente regionale Fabio Luna – tutti gli atleti olimpionici e paralimpici che hanno partecipato alle Olimpiadi di Tokyo 2020.

A ritirare i riconoscimenti Davide Mazzanti, allenatore della squadra di volley femminile; Milena Baldassarri, ginnastica ritmica; Simone Sabbioni 4×100 mista misti; Ilaria Cacciamani della Nazionale di softball; Tommaso Marini, fioretto a squadre; Albino Massaccesi, AD e vice presidente Lube e Lega Volley ha ritirato il premio per conto di Osmany Juantorena, Simone Anzani, Jiri Kovar e Ivan Zaytsev.

Premiati ma non presenti per impegni sportivi: le fiorettiste Alice Volpi e Beatrice Monaco; inoltre, Martina Centofanti (ginnastica ritmica), Achille Polonara e Alessandro Pajola (basket), Stefano Di Cola (4×200), Camila Giorgi (tennis).

Gli atleti paralimpici premiati sono stati: Assunta Legnante (lancio del disco e getto del peso); Giorgio Farroni (argento nella cronometro, 7° classificato su strada); Dieng Ndiaga “Cenga” (1500 e 400 metri); Maurizio Zamponi, unico arbitro italiano alle Paralimpiadi; Federica Sileoni, amazzone.

Poi si sono succeduti l’intervento del Presidente dell’Associazione dei Marchigiani in Brasile Luca Silvi, e poi collegamenti intercontinentali con i rappresentanti delle Associazioni dei Marchigiani nel mondo, dalle sedi di New York, Montreal, Rosario, Bruxelles, Adelaide.