Sono 65 quest’anno le aperture nelle Marche per le Giornate Fai di primavera. Quattro luoghi e beni culturali in più rispetto allo scorso anno, per un evento che è ormai divenuto una tradizione del periodo e che nel 2022 ha raggiunto le trenta edizioni. «Un traguardo esaltante«, per il Fondo per l’Ambiente Italiano, anche se quest’anno la manifestazione «Non potrà essere solo una festa. Nel pieno di una guerra che segna tragicamente la storia europea – sottolinea l’organizzazione – non è il momento di festeggiare, né di invitare gli italiani a distrarsi nel puro godimento delle meraviglie del nostro Paese, ma piuttosto a concentrarsi sul significato e sul ruolo del patrimonio culturale che riflette la nostra identità, testimonia la nostra storia e rinsalda i valori del vivere civile».
La Chiesa della Madonna del Sole ad Arquata
Un messaggio chiaro, che ancora più importanza per una regione come quella marchigiana, colpita negli ultimi anni da diversi crisi, a cominciare dalla catastrofe del terremoto che ha devastato nel 2016 soprattutto le aree montane ascolane e maceratesi. Ed infatti nel segno della rinascita, tra i luoghi simbolo scelti dal Fai per le visite di questo weekend, c’è anche la Chiesa ottogonale della Madonna del Sole, ad Arquata del Tronto. Un edificio che proprio grazie al Fondo che ha raccolta le somme necessarie ( 380 mila euro, oltre a mezzo milione del Ministero), potrà vedere a breve l’avvio dei lavori di restauro.
Oltre ad Arquata, tra i monumenti e beni artistici scelti per il 2022, ce ne sono diversi e tutti di grande rilievo in tutte le province marchigiane.
Da Cagli a Montefabbri
Partendo dal pesarese, si segnalano tra i 65 siti – 2 soli riservati agli iscritti al Fai, e 22 su prenotazione – la Rocca del Duca Federico da Montefeltro a Cagli, il Borgo di Montefabbri (Vallefoglia), l’orto botanico dell’università Carlo Bo ad Urbino.
Il borgo di Montecassiano e il feudo Della Rovere
Scendendo più a sud, residenti, turisti e appassionati del bello potranno ammirare fino a tutta la giornata di domenica 27 marzo il borgo di Montecassiano, la Chiesa del Gesù ad Ancona, il Palazzo Comunale di Osimo, il feudo dei Della Rovere a Senigallia. Tutti luoghi di grande fascino e storia, che saranno sicuramente interessanti per tutti i visitatori che sceglieranno di trascorrere alcune ore conoscendo il patrimonio culturale della nostra regione.
Ascolano in vista tra la Fortezza Pia e il paese di Montalto
Nelle aperture previste sono da segnalare anche l’antica farmacia Fatebenefratelli a Jesi, il villino Conte – Staffieri a Porto Sant’Elpidio, e poi la Fortezza Pia e l’Elettrocarbonium (area ex Sgl Carbon) ad Ascoli Piceno, il Mulino Sisto V e il borgo di Montalto Marche. Paese quest’ultimo che è legato alla figura del grande Papa Sisto V (Felice Peretti) di cui si stanno celebrando a Montalto e Grottammare – nell’Ascolano – i 500 anni dalla nascita, anche con un imponente mostra curata da Vittorio Sgarbi.