Macerata

Giorno del Ricordo, San Severino e Matelica commemorano i martiri delle foibe

La sindaca di San Severino Piermattei: «Le foibe sono state il simbolo di un odio cieco». Il sindaco di Matelica Cingolani: «La memoria possa essere un faro»

Piermattei e Cingolani

SAN SEVERINO MARCHE E MATELICA – San Severino Marche e Matelica si sono fermate oggi, lunedì 10 febbraio, per commemorare il Giorno del Ricordo, in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo forzato degli italiani da Istria, Fiume e Dalmazia dopo la seconda guerra mondiale. Una storia dolorosissima e per anni dimenticata, la cui ricorrenza venne instituita solamente nel 2004. Si stima che all’epoca, furono circa 250mila le persone costrette ad emigrare, abbandonando tutte le proprie abitazioni, e trovandosi dunque esuli nell’Italia del dopoguerra. 

Rosa Piermattei, sindaco di San Severino Marche, ha invitato tutti i suoi concittadini a riflettere su questa triste pagina di storia: «Le foibe sono state il simbolo di un odio cieco, un crimine che ha travolto famiglie e intere comunità, strappando via la vita a migliaia di persone colpevoli solo di essere italiani. Non possiamo e non dobbiamo dimenticare. La memoria è la chiave per evitare che simili atrocità possano ripetersi in futuro. Ogni anno – ha aggiunto il primo cittadino settempedano – ricordiamo anche gli esuli giuliano-dalmati che, costretti a lasciare le loro case, hanno portato con sé un’eredità di sofferenza ma anche di resilienza. A San Severino Marche abbiamo avuto esempi di queste famiglie, alle quali ancora oggi non mancherà mai il nostro rispetto e la nostra stima». La cerimonia si è tenuta questa mattina davanti al Monumento dei Caduti, alla presenza di tutte le autorità civili, politiche e militari, con la partecipazione di studenti e cittadini, per un momento pieno di riflessione e di memoria. 

Cerimonia del Giorno della Memoria a San Severino Marche
La cerimonia del Giorno della Memoria a San Severino Marche

Non solo a San Severino Marche, anche il sindaco di Matelica Denis Cingolani ha voluto diramare un suo messaggio su questo tragico capitolo di storia: «È fondamentale che il ricordo di questi eventi non vada perso nel tempo, perché solo attraverso la memoria possiamo costruire un futuro di pace e di comprensione reciproca. Ogni anno, nel celebrare questa giornata, rinnoviamo il nostro impegno a tramandare alle nuove generazioni la conoscenza di una storia condivisa, perché la memoria di ciò che è stato possa essere un faro per evitare che simili tragedie si ripetano. Insieme, custodiamo il ricordo per onorare la dignità delle vittime e per rafforzare i valori di giustizia e libertà che devono essere sempre al centro della nostra comunità».