Santoni, uno dei principali player indipendenti del settore delle calzature di alta gamma, creerà dei posti di lavoro per i profughi ucraini. Lo ha fatto sapere – in una recente intervista a Milano Finanza – Giuseppe Santoni, ceo dell’azienda di Corridonia (Mc) ed esponente della seconda generazione di famiglia. La società di calzature marchigiane si è detta pronta ad accogliere nel suo sito produttivo fino a quindici profughi arrivati in regione. «Creando posti di lavoro, io e altri colleghi imprenditori stiamo cercando di contrastare questa orribile guerra e di dare un aiuto concreto a queste persone che non si sa quanto tempo saranno costrette a rimanere lontano dal loro Paese», ha dichiarato Giuseppe Santoni. «La nostra zona è fatta di piccole comunità e riteniamo che per i rifugiati sia meglio avere un’occasione per integrarsi nella vita sociale del territorio, piuttosto che rimanere isolati in un centro di accoglienza. In questo modo, oltre a percepire uno stipendio, impareranno la lingua e avranno modo di costruire rapporti personali».
L’iniziativa è in linea con quelle che stanno emergendo da varie aziende della filiera della pelle, che esprime la propria solidarietà verso la popolazione ucraina in diversi modi. Per esempio, aderendo all’appello che CNMI (Camera Nazionale della Moda Italiana) ha rivolto a tutte le aziende associate, alcune aziende dell’area pelle – tra cui il calzaturificio Santoni – hanno deciso di sostenere con importanti donazioni l’UNHCR, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati.
Ora l’impresa marchigiana si confronterà con le associazioni umanitarie per sapere quanti sono i rifugiati che vogliono stabilirsi nelle Marche e lavorare nell’azienda di Corridonia. La griffe di calzature di lusso peraltro ha chiuso bene il 2021, inaugurando il suo nuovo flagship store in uno dei luoghi più iconici di Milano, Galleria Vittorio Emanuele II. «In generale l’anno è iniziato molto bene e le prospettive per noi sono molto buone, soprattutto guardando al mercato degli Stati Uniti e all’Europa», ha fatto sapere il Ceo Giuseppe Santoni sempre a Milano Finanza. «Prima di questo difficile momento anche l’Est Europa e il Medio Oriente hanno performato bene. Ora ci stiamo sviluppando anche in Asia, dove abbiamo in programma una serie di opening in Vietnam, in Cambogia e anche un progetto in ballo ad Hainan, in Cina».