MONTELUPONE- Sono già oltre 600 i punti luce rinnovati, il 60% dei mille presenti nel progetto di riqualificazione del piccolo comune maceratese. La nuova illuminazione consentirà il rispetto dell’architettura del territorio, un importante risparmio energetico ed una minore emissione di CO2.
Il progetto di riqualificazione dell’impianto di illuminazione pubblica di Montelupone è portato avanti da Dea, facente parte del gruppo Astea, insieme ad Astea Energia ed era iniziato con la firma della convenzione in data 29/06/2016.
«Astea Energia – ha detto il direttore Luciano Castiglione – con la formula del project financing consente ai comuni che non hanno fondi, di rinnovare gli impianti a costo zero e di realizzare forti risparmi sull’energia a medio e lungo termine. Per noi questa è una scelta di sostenibilità ambientale per realizzare risparmi sui consumi a favore delle comunità locali».
Se al 12 dicembre 2020 si è raggiunta quota 600, nel corso del 2021 verranno sostituiti ulteriori 200 punti luce con LED (soprattutto nella zona industriale di Via Enrico Fermi) arrivando quindi all’80% del totale.
Il risparmio energetico previsto nel corso di tutta la durata della convenzione (25 anni) è di circa 4.000.000 kWh corrispondenti ad una minore emissione di CO2 pari a circa 3 milioni di kg.
Grazie a questi impianti, inoltre, è possibile anche “dosare” le luci ed i colori, rispettando l’illuminazione caratteristica dei centri marchigiani e valorizzando il colore originale delle costruzioni e l’effetto estetico. Aree, piazze e strade possono essere sottolineate con illuminazioni ad hoc.
«Dal giugno 2016, grazie alla convenzione sottoscritta con DEA illuminazione – afferma il Sindaco di Montelupone, Rolando Pecora -, è attivo a Montelupone il progetto di riqualificazione dell’illuminazione pubblica. In sostanza la convenzione prevede l’utilizzo di sole lampade led e la manutenzione dello stato di efficienza dell’impianto. Si ottiene così un importantissimo risparmio energetico che si traduce in un sostanziale beneficio eco-ambientale. Tutto questo è il frutto della nostra presenza in ASTEA, da noi voluta negli anni novanta, che ha prodotto e continua a generare benefici diversi per l’intero nostro territorio e che rappresenta un esempio nella nostra Regione di quanto sia utile la sinergia e la collaborazione tra più Comuni che pure mantengono la loro individualità».