Macerata

Impennata dei contagi a Esanatoglia: scuole chiuse e coprifuoco anticipato alle 21

Il sindaco Luigi Nazzareno Bartocci ha firmato l'ordinanza: «Comprendo la preoccupazione dei cittadini, ma un sindaco ha il dovere di assumere decisioni»

ESANATOGLIA – Scuole chiuse oggi e domani, in attesa di capire se ci saranno decisioni restrittive da parte della Regione, e coprifuoco anticipato alle 21 fino a nuova comunicazione. Dopo l’impennata di contagi anche nel piccolo comune di Esanatoglia, il sindaco Luigi Nazzareno Bartocci ha deciso di correre ai ripari e ha firmato un’ordinanza in cui impone la «sospensione di tutte le attività didattiche in presenza per le scuole di ogni ordine e grado» e «il divieto di muoversi sul territorio comunale dalle 21 alle 5, fatte salve le esigenze di salute e lavoro che dovranno essere attestate mediante autocertificazione».

Un provvedimento che segue quello dei giorni scorsi, in cui il sindaco aveva già chiuso parchi e aree verdi. «La possibilità che l’aumento della popolazione studentesca, rappresenti un possibile rischio per la ripresa della circolazione virale, induce a predisporre la chiusura di ogni plesso scolastico del nostro Comune, anticipando quelle che saranno le certe decisioni che dovrà assumere la Regione Marche nei prossimi giorni – spiega Bartocci -. Pur restando preoccupato dal fatto che la chiusura delle scuole, possa creare un afflusso incontrollato di ragazzi e ragazze in giro per il paese o che gli stessi, vengano per necessità familiare affidati a soggetti fragili quali i nonni, siamo costretti alla chiusura».

Il Comune di Esanatoglia è tra i 12 Comuni del Maceratese a rischio zona rossa, dopo l’ultima riunione di lunedì tra la Regione e i sindaci della provincia in cui è stato fatto un bilancio sul rapporto tra soggetti contagiati e popolazione totale. «Comprendo la preoccupazione dei cittadini e quindi anche le imprecisioni che leggo in giro, frutto magari della scarsa conoscenza delle norme o la confusione delle stesse anche riguardo alle reali potestà di un sindaco – conclude Bartocci – magari sono normative di recente emanazione e, in un momento straordinario ed emotivamente pesante come questo, possono fuorviare anche gli addetti ai lavori o aspiranti tali, ma garantisco che ogni azione o atto preso è stato, per quanto possibile in tempi e modi, condiviso con i gruppi consiliari e soprattutto con il supporto spesso telefonico oltre l’orario lavorativo, con medici, pediatri, direttori Asur e personale amministrativo. Un sindaco ha il dovere di assumere decisioni, senza l’arroganza del ruolo, ascoltando gli esperti, valutando le potenzialità del suo territorio, verificandone le difficoltà e soprattutto confidando nella comprensione e nell’aiuto della popolazione. La più grande soddisfazione di un sindaco è vedere che cittadini e istituzioni reagiscono insieme alle difficoltà, responsabilmente».