CIVITANOVA MARCHE- «Diecimila euro alla famiglia di Alika». Questo il dono che l’imprenditore Germano Ercoli, patron delle aziende ‘Eurosuole’ e ‘Golden Plast’ vuole recapitare ai parenti dell’ambulante nigeriano ucciso venerdì pomeriggio, in corso Umberto I. Lo ha detto sabato sera, nel corso della cena aziendale organizzata nel casale napoleonico di sua proprietà, nella zona industriale di Santa Maria Apparente. All’appuntamento, in cui erano presenti il sindaco Fabrizio Ciarapica, il vice Claudio Morresi, l’assessore regionale al bilancio Guido Castelli e il consigliere regionale Pierpaolo Borroni, hanno partecipato anche molti dei 350 dipendenti delle due realtà imprenditoriali: ha scaldato il pubblico lo show di Iva Zanicchi, tra classici del proprio repertorio e esilaranti monologhi, mentre ha moderato gli interventi, dal palco, la giornalista Daniela Gurini.
Il discorso
Il primo dei discorsi è stato proprio quello di Germano Ercoli: «Dopo due anni di stop forzato – ha detto – torniamo questa sera ad una cena sociale, quella cena che per 25 anni si è tenuta in prossimità del Natale al ristorante Orso. Oggi, purtroppo l’Orso ha chiuso i battenti, allora abbiamo pensato a questa location. Nulla è più come prima. Il virus ha colpito tutto il mondo, non facendo distinzioni di etnie, di religioni, di ricchi o poveri. Ha stravolto la vita produttiva di un colosso come la Cina, quintuplicato il costo dei noli marittimi, incrementato il prezzo di quasi tutte le materie prime. In nessun mercato c’è la percezione precisa di quello che accadrà nell’immediato futuro. Si fa enorme fatica a fare acquisti, a trasportare le merci, a gestire i magazzini. Questa delle materie prime è una tendenza che è iniziata nel 2001, gli aumenti si sono succeduti con cadenza trimestrale, dopo un anno, abbiamo prodotti che hanno raddoppiato i listini, altri che viaggiano con una media del 50,60%. La preoccupazione maggiore è rappresentata dall’esplosione dei costi energetici. Le nostre sono considerate energivore, abbiamo istallato più o meno 2000 kw per ogni azienda come energia elettrica, con un costo medio mensile di 140 000 euro per l’Eurosuole e 105.000 per la Golden Plast. All’Eurosuole, inoltre abbiamo una grande necessità per le presse di vulcanizzazione della gomma e per i forni del finissaggio. Nei primi sei mesi del 2002 abbiamo pagato un costo medio mensile di 120.000 euro, contro i 20.000 che pagavamo fino a settembre».
Le sanzioni
Ercoli ha detto la sua sulle sanzioni economiche dirette alla Russia: «I paesi dell’Ue – ha spiegato l’imprenditore – si sono ricompattati e tutti insieme hanno varato delle sanzioni economico/finanziarie contro la Russia. Putroppo, non ha avuto torto il dittatore nel dire che le sanzioni avrebbero danneggiato maggiormente più i mandanti che i destinatari. Senza evidenziare quanto gas metano importiamo dalla stessa Russia e quanti danni per la nostra economia ne possono derivare. Naturalmente, l’Italia, sempre abbastanza supina alle decisioni di Bruxelles, si è messa avanti agli altri con le sanzioni. Ma il nostro paese deve distinuguersi dall’Ue quando è strettamente necessario. Non si può alimentare ancora una guerra purtroppo impari e subire le ritorsioni con il gas. Aumenteranno i morti da una parte e i disoccupati dall’altra. In questa azienda, nonostante il costo del metano sia aumentato sei o sette volte abbiamo aumentato il fatturato e garantito il posto a trecento dipendenti. Se le forniture dalla Russia venissero tagliate saranno dolori per l’Italia, in assenza di alternative valide. Hai voglia ironizzare con la pace e l’aria condizionata o l’aggiunta di un maglione per l’inverno». Poi un accenno alla crisi di Governo: «In Italia purtroppo i problemi sono amplificati – ha sottolineato – . La caduta dell’esecutivo Draghi, le elezioni in vista, forse rallenteranno l’approvazione dei progetti europei e speriamo di non perdere i finanziamenti del Pnrr: sarebbe un bel disastro. Per l’Italia i problemi economici sono due. L’altissimo debito pubblico e le paghe dei dipendenti che sono assolutamente insufficienti».
ll bonus
«Sono anni che si parla di dare una sforbiciata al cuneo fiscale – ha continuato il titolare delle due aziende – bisogna armarsi di coraggio e mettere in atto davvero questa misura in modo che possano arrivare almeno 5/600 euro al mese». Per contrastare gli effetti del caro carburanti, ‘Eurosuole’ e ‘Golden Plast’ hanno messo a disposizione un bonus carburanti di 200 euro, una tantum, per i propri dipendenti. «In questa azienda, nonostante il costo del metano sia aumentato – ha concluso – di sei o sette volte abbiamo lavorato, aumentato il fatturato e garantito il posto a 300 dipendenti. Nonostante le difficoltà generali abbiamo registrato aumenti importanti: negli ultimi sei mesi la Golden Plast ha aumentato del 67% il proprio fatturato, mentre Eurosuole del 21%. In quest’ultimo caso c’è stata un’ottima performance verso l’estero con un aumento di questi il 49%».