CAMERINO – Fresca d’innovazione, ripiena di tradizione. È la Pasta di Camerino, la migliore pasta all’uovo d’Italia, nata da un piccolo laboratorio artigianale dove l’antica tradizione di fare la pasta in casa è divenuta arte. La Pasta di Camerino deve il suo nome alla città in cui vive e lavora la famiglia Maccari, proprietaria e amministratrice dell’azienda, oggi leader nazionale e internazionale nella produzione di pasta all’uovo, pasta di semola di grano duro, pasta all’uovo bio e pasta al farro bio grazie alla sapiente combinazione di metodi artigianali a tecniche moderne. Oggi la famiglia Maccari – con il fondatore Gaetano insieme alla moglie Mara e i due figli Federico e Lorenzo – inaugura il nuovo stabilimento e laboratorio in località Torre del Parco, nel cuore di Camerino. Un ampliamento, il terzo per la precisione, accompagnato dalla novità della pasta fresca e ripiena che da settembre andrà ad aggredire il mercato.
Al taglio del nastro hanno partecipato tantissime autorità del territorio. Non è voluto mancare il vescovo di Fabriano e Matelica Francesco Massara che ha accompagnato le tappe più importanti della vita della famiglia Maccari e il neo sindaco di Camerino Roberto Lucarelli.
«Continuiamo a investire in questo territorio per sostenere il suo sviluppo, credendo da sempre nella qualità e nell’autenticità delle nostre tradizioni gastronomiche e nel valore del saper fare dei nostri mastri pastai – spiega Federico Maccari, Ceo Entroterra Spa –; è una giornata importantissima, abbiamo realizzato questo nuovo ampliamento nonostante tutte le difficoltà economiche che tutti stiamo attraversando. E’ un progetto che ci proietta a guardare al futuro con tanta speranza e con la concretezza di quello che siamo capaci di fare, cioè pasta all’uovo di altissima qualità apprezzata in tutto il mondo».
La Pasta di Camerino si riconosce per una qualità superiore del prodotto, che parte dall’accurata selezione degli ingredienti di origine italiana, al metodo di lavorazione unico, figlio della tradizione: triplo impasto lento, trafilatura al bronzo, essiccazione lentissima a basse temperature. «Oggi finalmente lanciamo la pasta fresca ripiena – aggiunge il direttore marketing Giacomo Marinelli – quindi il mondo dei tortellini, cappelletti, ravioli, tortelloni e la pasta lunga non ripiena come tagliatelle e lasagne. È un grande inizio. Aggrediamo un nuovo mercato, sia come packaging e come prodotto».
La nuova linea di pasta fresca offre 19 variante gustose, di cui 11 di pasta ripiena tra cappelletti, ravioli e tortellini e 8 di pasta fresca che va dalle lasagne alle tradizionali tagliatelle e fettuccine.
La Pasta di Camerino, principale marchio di Entroterra spa, nel corso degli anni è cresciuta sempre di più, tanto che oggi il gruppo si attesta sul mercato nazionale e internazionale, conta 75 dipendenti di cui il 60% sono donne, e una produzione di 500 quintali di pasta al giorno. «È una testimonianza di questo territorio di come, nonostante le difficoltà infrastrutturali, il sisma e tutto quello che stiamo attraversando anche in termini di rincari di materie prime e costi energetici – dichiara il presidente della Regione Francesco Acquaroli – si possano fare sfide che ci rendono produttivi e creano occupazione, puntando sulla tradizione e tenendo alta la qualità e la competitività di questi territori».
Una giornata ricca di emozioni, scandita dalla voce del presentatore Maurizio Socci, che ha segnato un importante passo avanti per una delle realtà imprenditoriali più solide del territorio. A stemperare le temperature roventi della mattinata e accompagnare con un dolce break i tempi dell’inaugurazione, le specialità del Frolla Lab, il biscottificio solidale di Osimo, con i suoi biscotti, cornetti e paste dolci.
«Quando ero piccolo che eravamo in campagna, con mia mamma, si mangiava solo pasta all’uovo – ricorda con piacere Gaetano Maccari, il fondatore dell’azienda -; se si trovava un uovo nel pollaio, con un po’ di farina subito si faceva la sfoglia ed era una festa vedere mia madre fare la pasta in casa, le tagliatelle, il taglio… mi è rimasto sempre impresso. Ho cercato di riportare quello che faceva mia mamma sul tavolo dei consumatori».